US DOT approva il code share tra ITA Airways e United

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Nei giorni scorsi si é concluso l’iter formale di approvazione sulla domanda avanzata da ITA Airways al US DOT per applicare il code share sui voli operati da United Airlines.

Lo scrive Aviation Week

https://aviationweek.com/air-transport/safety-ops-regulation/ita-builds-star-alliance-links-united-codeshare-approval

in un articolo pubblicato sulla testata americana.

Un passo che accorcia l’entrata in Star Alliance

Se é da poco che ITA Airways ha avuto l’aprovazione dalla competente autorità canadese riguardante l’ottenimento dell’autorizzazione per fare code share con Air Canada. Ora con questo accordo a breve potrà fare code sharing anche con United Airlines.

Cosa consiste l’approvazione ottenuta da ITA Airways

Se fino ad ora le possibilità di penetrazione di ITA Airways sul mercato americano erano diminuite sensibilmente da quando Delta Air Lines cessò unilateralmente l’accordo in essere non appena ci fu la comunicazione dell’interesse e le trattative tra Governo Italiano e Lufthansa Group. Ora con l’accordo che prevede di poter inserire il code share sui voli intercontinentali tra Italia e USA operati da United ed i voli interni o internazionali operanti dagli hub di San Francisco, Washington Dulles, Chicago e Los Angeles.

La reciprocità anche per United

Anche United in virtù di questo accordo potrà applicare i propri codici e numeri di volo sui voli operati da ITA Airways a qualsiasi livello geografico.

Quali erano i benefici di ITA Airways a livello economico

Da quando Delta Air Lines aveva sciolto l’accordo l’intenzione era quella di tagliare ogni possibilità di guadagno per ITA Airways originante non solo dagli introiti che arrivavano dai voli transcontinentali, ma sopratutto annullava la penetrazione verso le centinaia di piccole e medie destinazioni. Già da qualche anno l’Italia era al cenyro di una forte richiesta dal POS USA. I voli come é noto si sostengono solamente per effetto della domanda USA e da quella originante da Africa, Medio Oriente (principalmente Israele) e Asia via Roma. Poca é la vendita in Italia. Quanto accaduto tra Delta e ITA Airways secondo le allora dichiarazioni rilasciate a noi sia da Fabio Maria Lazzerini – allora CEO ITA Airways, poi di Emiliana Limosani – CCO e Andrea Benassiallora DG del vettore e oggi SVP Marketing, Network, Revenue Manager & Strategies portava ad un valore di oltre 100 milioni di € all’anno di mancati incassi solo derivanti dalle vendite di posti su voli Delta. Oggi con questa autorizzazione giunta in tempi abbastanza rapidi rispetto alle previsioni dall’attuale accordo di SPA siglato due anni fà si passa ad un code share agreement completo. Questa opportunità permette di ritornare a vendere più in profondità in USA e non solo. ITA Airways guarda con molta positività a questa opportunità perché può ritornare ad incassare ed aumentare le quote di mercato. C’é da dire che in realtà Delta non aveva poi avuto quei ritorni sperati. ITA nell’altro lato lo chiude a fine mese.

Il market share di ITA Airways

Anche se siamo nel pieno della stagione Aviation Week cita i dati di OAG che danno un volume settimanale per i prossimi 7 giorni dal 11 agosto di 33.726 posti con il 16%. Vola da Roma Fiumicino per Boston, Chicago, Los Angeles, Miami, New York e San Francisco.

Quello degli altri vettori americani

Il 27,3% e’ in mano a Delta Air Lines. Il 22,4% é in mano a United Airlines e il 20,4% a American Airlines.

Cosa vale United

Ha voli da cinque scali italiani (Roma, Milano, Venezia, Napoli e Palermo). Serve Washington da Roma e Venezia. New York Newark da tutti gli scali italiani . Chicago da Milano e Roma. Poi su Denver e San Francisco da Roma.

L’Italia vale oltre 5 milioni di posti

Il traffico tra Italia e USA vale oltre 5,6 milioni di posti con una crescita del 12%. Qui ci sono anche aktre che non abbiamo citato e sono Emirates, Neos, La Compagnie e Norse Atlantic Airways.

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