Lufthansa riceve il primo B787-9 Dreamliner con l’interno Allegris. Ma e’ ancora “al palo” con la certificazione

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Il primo Boeing 787-9 Dreamliner Lufthansa con gli interni Allegris é arrivato a Francoforte, ma non puó entrare in servizio per il noto problema della mancata certificazione della poltrona di business class dove il contraddittorio con FAA é ancora in atto. In un comunicato stampa il vettore tedesco Lufthansa plaude per l’evento, ma c’é un velo di grigio nel dire che a breve arriveranno altri aerei dello stesso tipo. Quale? Lo scoprirete in seguito.

L’arrivo dell’aereo da Seattle

Una trentina di ore fà il Boeing 787-9 D-ABPF é atterrato a Francoforte e giungeva da Everett vicino a Seattle come LH9789 in 9 ore e 25 minuti di volo. L’atterraggio alle 9:15 di ieri. L’aereo é in attesa di consegna da oltre un anno perché oltre ai vari slowdown di Boeing e’ insorto il problema Allegris. Il mal di testa per un pò di top manager Lufthansa.

Il problema Allegris

Non un problema, ma é diventato un problemone per Lufthansa il fatto che il nuovo concept già presente sull’Airbus 350-900 non lo poteva offrire al mercato anche sul B787-9 dopo aver organizzato roadshow costosissimi in tutti i mercati premium come giusto che fosse. É infatti una normale pratica commerciale.

Il nocciolo della questione e’ la poltrona di business class che non ha superato un test durante la sua omologazione che permette a FAA di rilasciare il certificato di impiego. Questo é un problema per Lufthansa e non per Boeing nell’aspetto contrattuale di fornitura dei velivoli. In quanto essendo un interno scelto dal cliente da un fornitore approvato da Boeing per installarlo sul Dreamliner, la cosa e’ da dirimere tra cliente e supplier. Ma cio’ ha innescato un altro problema, di non poco conto per Boeing , cioe’ la consegna dei velivoli.

Lo stallo delle consegne degli aerei

Il problema Allegris sul Boeing 787-9 dura oramai da più di un anno e ovviamente i velivoli previsti dal piano consegne procedevano sugli scali di produzione e poi si ammassavano terminati. In parte fermi a Charleston, Moses Lake, Everett, San Antonio. Per Boeing il fatto che uno o piu’ velivoli non venissero ritirati va a pesare sul fatturato. Quindi mancato incasso e di questi tempi i budget sono importanti. Gli aerei sono circa una ventina. A quanto traspare dal comunicato stampa Lufthansa la questione Allegris sembra in via di soluzione a breve con il rilascio dei “pezzi di carta” necessari. Quindi un mal di testa in meno per tutti da Boeing a Lufthansa. In particolare questi ultimi da Jens Ritter a Carsten Spohr, dove nella chiacchierata di febbraio il suo sorriso faceva capire invece la preoccupazione su quali sviluppi poteva andare a investire se la cosa fosse durata tanto e non poco.

Il primo volo di linea transatlantico su Toronto

A metà ottobre, qualche giorno prima e’ prevista la prima rotazione tra Francoforte e Toronto. Ma attualmente tutto e’ in vendita tranne quei posyi perche’ non certificati. Il problema ora e’ quando arriverà la certificazione e se dei retrofit dovranno essere effettuati sui complessivi.

Dieci aerei entro fine anno

Jens Ritter CEO Lufthansa nel suo comunicato stampa parla che altri 9 aerei gemelli arriveranno da qui a fine anno , in tutto con quello arrivato ieri saranno 10. Poi arriveranno gli altri per un totale finale di 34 aerei.

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