ITA Airways: Spohr e Eberhart incontrano Giorgetti


In settimana, qualche giorno fà, l’AD di Lufthansa Group Carsten Spohr e quello di ITA Airways Joerg Eberhart hanno incontrato il Ministro del dicastero del MEF Giancarlo Giorgetti che detiene il restante 59% della compagnia aerea italiana.A riportare il tutto e’ stata Mara Monti redattrice del quotidiano finanziario Il Sole 24 Ore.

Perche’ sono andati dal Ministro Giorgetti

La visita – secondo Il Sole 24 Ore – e’ stata fatta per proseguire il percorso che dovrebbe portare il Lufthansa Group a salire dal 41% al 90% entro giugno 2026. Oltre a cercare presumibilmente supporto politico verso le autorita’ americane nel dover ricevere l’approvazione per l’entrata di ITA Airways nell’alleanza che include United Airlines.

I numeri attuali di ITA Airways

Sia Carsten Spohr che Joerg Eberhart sono stati intervistati dal quotidiano finanziario e hanno rivelato la situazione economica globale a livello finanziario che indica in una leggera crescita a fine anno del fatturato del 2%. Il tutto, nonostante l’i disponibilità di aerei per i problemi ai motori PW GTF installati su A220, A320neo e A321neo. Nomostante tutto questo il traffico cresce del 4,7%. Pero’ i numeri vanno meglio di quanto si pensava e l’EBIT chiuderebbe in sostanziale pareggio di bilancio. Nei termini di fatturato nei primi 10 mesi e’ salito del 2,7% con il calo contestuale del trasportato del 7% con 14 milioni di passeggeri. L’indebitamento scende di 700 milioni di € per beneficio avuto dai cambi a fronte di 1,7 miliardi di € restanti. Si parla comunque di raggiungere break even entro quest’anno quando le sinergie con Lufthansa saranno solo a partire dal 2027.

Un forte piano industriale

Si legge che la flotta crescerà di un aereo a lungo raggio per ogni anno dal 2026 al 2030. Anche se i 100/101 aerei dovranno rimanere nei prossimi 5 anni. Quindi si toglie un aereo a corto/medio raggio all’anno. Ma dove troveranno questi nuovi aerei? Se i nuovi aerei di nuova generazioni fossero tutti operativi l’efficienza migliorativa sui consumi raggiungerebbe il 25%, ma ora sono a terra almeno 18 aerei per i problemi ai motori, piu’ di un terzo dei 52 aerei a corto/medio raggio di nuova generazione ricevuti nuovi da Airbus. Il traffico e’ molto variabile e forte, quanto ne sarebbe stato intercettato se questa ventina di aerei al momento fossero efficienti a differenza di quanto sia lo stato attuale. “Dobbiamo procurarci altri aerei” – dice Eberhart, dove ci si chiede.

L’articolo di Mara Monti tratta anche su Milano Linate, che ha perso un po’ di appeal e si cerca di tenerlo forte grazie a Lufthansa, nonostante la cessione di slot ordinata da Bruxelles.

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