
L’On. Manlio Messina a Milano Finanza ha detto che Etna Sky e’ stata già formata e nel giro di una settimana la cordata di imprenditori, al momento sono sconosciuti, costituirà il capitale di 15 milioni di €.
Non più del 15% a ciascuno
Il capitale sociale del vettore, secondo le dichiarazioni di Messina avrà una condizione statutaria che non permetterà a ciascun socio parte della cordata di avere più del 15% delle azioni.
I tempi

La compagnia aerea vuole decollare alla fine della primavera 2026 ed avere quattro aerei in flotta. Non avrà aerei in ACMI , ma saranno gestiti direttamente. Insomma alla partenza Etna Sky avrà il proprio COA e tutte le autorizzazioni necessarie per farlo. Quattro gli aerei in flotta nel corso del primo anno e poi la consistenza sarà a salure fino ai 15 nei cinque anni, l’orizzonte che si e’ dato il vettore.
Un’idea mutata nel tempo
In un messaggio video sulla sua pagina social l’On. Messina dice che inizialmebte Etna Sky doveva avere una identità di vettore pubblica per trasportare i siciliani a prezzi abbordabili. Poi non avendo sbocchi il progetto e’ proseguito in ambito privato dove si e’ formata la cordata privata che ha portato a questo annuncio.
Voli nazionali e poi internazionali e lungo raggio
La compagnia aerea Etna Sky si baserà su due punti chiave : Catania e Palermo. Ma ci saranno voli anche da Comiso e Trapani. Le prime destinazioni oltre a Milano e Roma. Insieme a Bologna, Forlì, Pisa e Torino. Poi dal secondo anno l’espansione in Europa. Poi anche oltre , perchè sono previsti voli verso il Medio Oriente, Nord America come USA e Canada.
La flotta

Etna Sky vuole dotarsi di Airbus 321 da 240 posti, poi a seguire di Airbus 330 da 250 e 335 posti, da quel che si legge. Il loro numero parte da 4 aerei per il primo anno, nel secondo saranno 6 aerei e poi per arrivare a 15 nel corso del quinquennio.
Le sfide
É da lasciar perdere che siano aerei provenienti da ordini diretti verso il costruttore, un A321 ordinato oggi puo’ arrivare solo dopo il 2031, l’unica via e’ il leasing di aerei. Si puo’ propendere per l’usato, anche se i velivoli A321 non sono facili da reperire sia per la versione Ceo, che i Neo. E’ un pò più florida la situazione degli A330 da reperirsi sempre nel mercato del leasing. I prezzi sono un altro scoglio, non ci sono al momento aerei a prezzi abbordabili. Non é pou tanto facile anche il reperimento di personale qualificato come piloti, assistenti di volo, ancor piu’ lo sarà quello dei tecnici.

Poi c’é il posizionamento su un mercato fortemente presenziato, specie quello domestico, da vettori forti ed aggressivi come Ryanair. Ma pure Wizz Air, Aeroitalia e easyJet. Dove molti di questi sono forti e sopratutto hanno una base di costo industriale fortemente bassa e sopratutto ben gestita non al centesimo di €, ma di più. In parte sono colossi con una esperienza industriale forte e commercialmente radicata sul mercato dove dal trade al consumer ricevono le vendite.