ITA Airways: dal 2026 si cambia. Nuovo organigramma. Eberhart vuole più agilità


Che cosa accadrà nel 2026 in ITA Airways? Un articolo di Aldo Fontanarosa apparso l’altro ieri su Repubblica parla di futuri cambiamenti al vertice con un nuovo organigramma pronto ad essere attuato. Infatti, l’AD e DG Joerg Eberhart dice che serva più agilità e flessibilità dalla catena di comando , che ha alle sue dipendenze, anche se ammette i buoni risultati che potrebbero portare al pareggio operativo a livello di Ebit. Il trasporto aereo “é complesso e ciclico”. Quindi “avere basi solide, flessibili e capaci di reagire” , é la ricetta migliore, quella attuale per rispondere ad ogni situazione negativa o diversamente positiva.

Cosa farà Eberhart

Dal 2026 adotterà un nuovo modello operativo. È un qualcosa che terminerà con il gennaio 2027.

“Dobbiamo renderci più agili e con una struttura meno complicata, stimolare delle iniziative com spirito imprenditoriale, diversificare i contributi per prendere delle decisioni migliori, favorire comportamenti orientati alle performances e alla collaborazione”.

Fontanarosa scrive che dal primo del nuovo anno alcuni dirigenti cambieranno ruolo vista la delusione maturata nei confronti di alcuni di loro. Per questo ha pronto il nuovo organigramma.

Il pareggio operativo dell’Ebit

É una condizione che potrebbe maturarsi a fine 2025. Da un lato potrebbe essere un riconoscimento, ma dall’altro anche un sonoro segno che si poteva fare di più. Dipende come va letta la cosa. In particolare guardando lo scenario internazionale, che vede forti attivi. Ma su ITA Airways pesa anche la questione degli aerei fermi, cresciuti da pochi dell’inizio dell’anno a 22/23 di ora. I quali con i loro benefit operativi potevano portare risultati significativi in termini di minor consumo di carburante e aver proseguito con il rimpiazzo dei vecchi aerei, che oltre a costar di più in termini di consumi, costano di più per le eventuali proroghe dei leasing. I lessor non fanno nulla per nulla. Ognuno fa il proprio gioco. Ma non e’ una colpa di ITA in questo caso. E’ esattamente il fatto del “ciclico” come situazione. L’aviazione commerciale e’ da sempre così.

Ma, Eberhart dice sul possibile pareggio operativo dell’Ebit “Il 2025 potrebbe chiudersi con il pareggio operativo a livello di Ebit, un risultato significativo, reso possibile dalla professionalità e dall’impegno quotidiano di ciascuno di voi”. Poi continua e dice “Ma il settore aereo é complesso e ciclico. Avere basi solide , flessibili e capaci di reagire rapidamenti ai momenti di difficoltà é fondamentale per continuare ad investire in cio’ che conta : aeromobili moderni e una migliore esperienza di viaggio in grado di emozionare e fidelizzare i nostri passeggeri, per rendere la nostra azienda più forte, resiliente e competitiva”. Il concetto é molto chiaro, non si debbono perdere opportunità, cogliere quelle che ci sono, rintuzzare al meglio e velocemente i danni in caso di crisi e che le perdite siano le più inferiori possibili.

Il margine operativo dell’8%


Eberhart ha fissato quel valore ottimale per essere efficienti e produrre utili, lo farà con le sinergie con il Gruppo Lufthansa, attraverso il programma di integrazione Aurora. Due le condizioni: crescere nella partecipazione di Lufthansa in ITA e ottenere dalle antithrust tutte le autorizzazioni affinchè ITA sia parte di A++, la joint venture con Air Canada e United. I benefici dovrebbero vedersi tra 18 mesi nell’estate 2027.

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