L’H125 e’ un evergreen


Oltre 50 anni e più di 10mila esemplari prodotti sono la cartina di tornasole su quello che è tuttora il fenomeno dell’Airbus H125. Continua ad essere un progetto di successo, forse inaspettato alla sua nascita, un qualcosa che non diventa mai passato nella sua concezione, perché da considerare vintage, rimane invece attuale. Un best in class , perché si tratta di un elicottero leggero multiruolo e non solo adatto al lavoro aereo. Il range di utilizzo è diversamente straordinario. Pensate solamente che le sue altissime prestazioni lo hanno portato ad aver raggiunto la cima dell’Everest. Non é da tutti poterlo fare. È una macchina ad ala rotante utilizzata per il soccorso alpino. Va tranquillamente a quote oltre i 4000 metri e raggiunge in alcune versioni i 7100 metri . In qualche occasione sull’Himalaya ha aggiunto gli 8850 metri ovvero 29035 piedi. Il video é quì.

Prende poco spazio

Le sue dimensioni sono allo stesso tempo contenute, poco meno di 11 metri di lunghezza, un’altezza di loco più di 3 metri, il peso a vuoto leggermente superiore alla tonnellata e quello massimo di poco inferiore alle 2,5 tonnellate. Queste ottime caratteristiche, insieme alle prestazioni dello straordinario impianto propulsore producono le eccellenti prestazioni di cui è in grado di offrire. Per questo all’European Rotors 2025, un esemplare in servizio con l’operatore austriaco Kitz Air con le marche OE-XKL era in bella mostra nel luogo più nobile dello stand di Airbus da oltre 200 metri quadri. L’elicottero di questo operatore è impiegato nel lavoro aereo in generale ed è configurato single pilot e 5 posti passeggeri, di cui quattro alle spalle del pilota. 

Scopriamo l’H125

É un elicottero nato da un progetto essenzialmente semplice. Single engine, rotore principale tripala , struttura leggera, una cabina razionale, semplicita’ costruttiva della concezione stile rolled sheet , filosofia automotive e nulla più. In America c’e’ anche la versione bimotore chiamata TwinStar. Il mercato chiedeva un progetto leggero, semplice e robusto. Ma sopratutto dai costi di acquisto e gestione bassi. Questo ha avuto. Negli oltre 50 anni di produzione è stato ovviamente aggiornato minimamente, quello che serviva, secondo le tecnologie di volta in volta disponibili, oppure eliminando le obsolescenze che si venivano a creare. Oppure , adattato, vedi dalla configurazione monomotore a quella bimotore a seconda delle necessità dei mercati. L’unica cosa che non è stata cambiata, é la filosofia di base sulla quale è stato concepito, ovvero la semplicità , che si è tradotta in un costo operativo assolutamente basso da proporre al mercato. Ha avuto successo nel mercato civile e in quello militare o governativo dove nei cinque continenti lo trovi pattugliare le autostrade oppure come elicottero leggero da combattimento e utility.

Da ieri a oggi

Nato come Aerospatiale AS350 Ecureuil , poi nel 1992 il progetto è passato in seno ad Eurocopter e poi alla Airbus Helicopters con la denominazione Airbus H125.

Il primo volo fu il 27 giugno 1974. Il concetto sul quale è nato è la versatilità, unita a leggerezza e flessibilità. Rapidità negli spegnimenti e riaccensione autonoma. Oltre alla già detta semplicità. Insomma, un vero mulo.

La progettazione ha dato largo spazio ai materiali in composito che potevano limitare i pesi, che vanno dalla testa del rotore in Starflex, il rotore di coda in fiberglass e in altri elementi della trave di coda e della fusoliera. La carlinga e’ di tipo tradizionale con configurazioni che portano ad avere fino a 7 persone incluso il pilota. La sistemistica è molto semplice, anche se oggi il cockpit è stato aggiornato pur rimanendo molto semplice nella concezione Multiblock di Airbus Helicopters per avere tutto in un minimo spazio.

Dalla strumentazione analogica e differenziale del passato tuttora in parte presente si passa a quella digitale con schermo LCD in un pensiero flat panel, insieme ad altri. Maggiormente è Garmin. Continuiamo sulla totale semplicità dei comandi idraulici attivi anche in caso di failure, oggi è possibile avere un AFCS, un FLI e l’autopilota. Come pure sia un cockpit ad illuminazione standard oppure con capacità NVIS. Ma pure specchietti esterni comandabili dall’interno, kit tranciacavo, gancio esterno, filtri antisabbia, console tattica, faro esterno, trasmissione dati via data link.

Sin dall’inizio il modo di averlo concepito è stato indirizzato sull’essere un qualcosa di semplice e che nell’impiego anche con un solo pilota possa avere tutto quanto a portata di mano e avere carichi di lavoro bassi grazie anche alla tecnologia e alla semplificazione della filosofia progettuale. Tutto questo si ribalta in una concezione, che dal punto di vista dei costi li fa rimanere bassi sia sul lato gestionale, ma pure su come ci si propone sul mercato.

I ruoli di impiego

L’H125 Ecureuil o “Scoiattolo” se tradotto il nome, può garantire grazie alla sua robustezza e semplicità un vasto campo di impieghi. Si può parlare di fare sorveglianza dall’antincendio alla protezione delle comunità. In questo caso può essere adeguato con l’aggiunta di FLIR o camere termiche. Questi equipaggiamenti possono essere ottimali per la sorveglianza antincendio o la guerra agli incendi grazie alla capacità di gestire un bumby bucket che trasporta acqua o liquido estinguente. A seguire il controllo delle linee elettriche per verificarne non solo l’efficienza, ma eventuali danni dovuti a maltempo o corrosione con apparecchiature anche a tecnologia infrared. Come pure il mercato delle riprese aeree televisive e non. Queste ultime sono ideali anche per trovare persone disperse di giorno o di notte. Si può utilizzarlo per evacuare persone , per  rmissioni HEMS di trasporto di ammalati o necessari di primo soccorso.

Continuando sull’esplorazione, possiamo pensare alla ricerca dipersone rimaste in alta quota dove d’inverno la sua silenziosità lo porta ad essere sicuro per non creare valanghe o slavine. L’alta quota può essere la via di business per trasportare alpinisti, sciatori o snowboarders. Anche rifornire baite e rifugi. Trasporto di materiali in genere con il gancio. Oppure turismo che vuole vivere esperienze connesse alla montagna. Quindi la peculiarità di basso impatto acustico è l’ideale per le stringenti norme sul sightseeing nei parchi o in particolari ecosistemi. Il trasporto di persone nell’industria turistica vede l’H125 fortemente interessante per piccoli voli organizzati regolarmente o periodicamente per mostrare le bellezze naturali e non, dall’alto come può essere una metropoli o un canyon. Il tutto in un allestimento interno standard ad alta densità per minimizzare i costi o diversamente sul corporate con ricercatezza e lusso. A questo punto come cambia un elicottero nato per l’utility e diventa luxury anche come metodo di trasporto per uno yacht. Le sue limitate dimensioni sono il plus per operare in ogni dove. Non solo quindi i costi. 

Flessibilità negli interni

Da un allestimento con due piloti e 5 passeggeri, a quello con un pilota e 5 o 6 passeggeri. Oppure meno se e’ corporate. Il tutto è a scelta del cliente. Airbus Helicopters ha previsto diverse configurazioni, che possono essere cambiate da un layout standard a quello corporate. Tutto dipende da ciò che si vuole far fare all’elicottero. Può anche essere rapidamente riconfigurabile.

I diversi propulsori

Nella sua filosofia natia l’H125 era stato concepito monomotore con il Turbomeca oggi Safran Arriel con o senza FADEC. Sul mercato americano per meglio penetrarlo fu scelta la Lycoming LTS-101-600A2 chiamata AStar. La versione bimotore e’ stata anch’essa predisposta su due motorizzazioni a seconda delle versioni, la Turbomeca oggi Safran Arrius 1A con FADEC e la Allison 250-C20R.

Un elicottero che piace per il suo essere agile nel volare

Con le migliaia di esemplari prodotti , automaticamente entra in mente che e’ un qualcosa che piace! Non solo dal punto di vista del ritorno economico, ma piace per la sua semplicità progettuale, razionalità nell’utilizzo, agilità nel pilotaggio dove lo rende piacevole per le prestazioni che raggiunge nell’impiego. Ha una velocità di quasi 300 km/ora e un’autonomia di quasi 500 chilometri. Accoppiamoci una spaventosa quota di tangenza. In Italia sono molti gli operatori che lo usano per i diversi compiti già citati. Il numero di questi elicotteri è nell’ordine alcune decine di esemplari.

Un’assistenza worldwide

Airbus Helicopters ha una rete capillare di assistenza, quindi può garantire in qualsiasi momento l’assistenza come manutenzione programmata o riparazioni con un centro manutenzione a Trento, può fornire gestione logistica di parti di ricambio. Oltre ad addestramento e documentazione. Il tutto con programmi d’assistenza adeguati al tipo di operatore.

Si ringrazia Airbus Helicopters Italia per tutto il supporto fornito.

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