Peretola, “Un bond per la nuova pista”
Il presidente dell’aeroporto Carrai svela le ipotesi per finanziare l’opera
Un’ipotesi allo studio per trovare una parte dei 240 milioni di euro necessari per fare la nuova pista di Peretola: ne ha parlato al gr del mattino Marco Carrai, presidente di Adf (ascolta la puntata). “Potrebbe essere interessante lanciare un bond”, ha detto Carrai a proposito delle modalità che Adf sta valutando per finanziare l’opera. Dunque anche un semplice cittadino, magari un residente nelle zone più vicine alla nuova pista, potrebbe comprare un’obbligazione e vedersi pagare gli interessi sul suo investimento. Oltre al “pista-bond”, tra le altre modalità per trovare i 240 milioni ci saranno i prestiti bancari, il finanziamento degli azionisti e i contributi pubblici che potrebbero arrivare anche dall’Unione Europea, in aggiunta ai 50 milioni stanziati dal governo Renzi con lo “Sblocca Italia”. Il presidente di Adf ha rivelato che da tempo la società ha acquisito pareri giuridici sull’iter per autorizzare la nuova pista. Enac, sostiene Carrai, deve decidere come deve essere la pista, dunque anche la lunghezza, mentre la Regione ha la competenza urbanistica e deve quindi stabilire dove fare quella pista. Ma se Enac approva una pista da 2400 metri e la Regione ne localizza una di non oltre 2mila metri? “Se c’è una differenza tra Enac e Regione – ha spiegato Carrai – o gli enti si adeguano, o non se ne fa di nulla, oppure si può procedere con un decreto del Presidente del consiglio dei ministri, se ritiene l’infrastruttura strategica”. Quindi Matteo Renzi potrebbe in teoria ricorrere a questa soluzione “scavalcando” l’opposizione della Regione Toscana ad una pista di 2400 metri.
Fonte: LadyRadio