La nuova partnership siglata tra la società che gestisce il Catullo di Verona e la Neos poterà non solo all’apertura da Natale 2014 di due collegamenti a lungo raggio da Verona verso Zanzibar e Cancun; il network in partenza dall’aeroporto veronese assommerà fino a 26 destinazioni nel 2015.
Con un significativo calo dei passeggeri charter, Verona cerca un downturn affidandosi a Neos. Ha reso disponibile un hangar da 2500mq costruito verso il 2000 per Volare, poi ad Air Italy ed Air Dolomiti in share. La prima nel 2006 aveva annunciato l’apertura di un centro manutenzione che si sarebbe occupato di svariati tipi di aerei fino all’A330, mai tradottosi in realtà. La seconda ha smantellato la base tra agosto e settembre. Quindi con la dismissione da parte delle compagnie degli spazi a Verona per mutate ragioni di business, gli spazi vuoti sono stati affidati a Neos con la quale è stata questa importante intesa.
Neos ha trasportato tra aprile ed agosto circa 160000 passeggeri. Questi volumi per Verona sarebbero necessari per realizzare la svolta che negli ultimi anni ha visto perdere attorno ai 500mila passeggeri scendendo da 1,1 milioni a 600mila. L’obiettivo nel 2017 sono il milione di passeggeri.