L’aeroporto di Bologna diventa green con il progetto europeo dAir e realizzerà una fascia boscata di oltre 100 ettari.
Cresce a vista d’occhio e non solo nel traffico, presto arriverà a nord dello scalo una fascia boscata di un centinaio di ettari, con un costo che adrebbe quantificato in 6,5 milioni di €. Questa iniziativa farebbe parte di 14 azioni del progetto europeo dAIR. Il progetto ha favorito lo scambio di varie realtà europee interessate quantificabili in 10 aeroporti con l’obiettivo di tagliare le emissioni gassose. La fascia boscata servirebbe a separare quello che sarebbe lo sviluppo dell’aeroporto dalla fascia urbanizzata a nord. Il Marconi che dovrebbe agevolmente superare i 6,5 milioni alla fine dell’anno, ne pianifica di muovere 10 milioni nel 2023 e vuole investire 370 milioni di € per il suo piano di sviluppo sempre verso il 2023. Un nuovo terminal che sostiuisca l’attuale è una condizione certa ed irrinunciabile per continuare a crescere. Il progetto europeo dAIR ha finanziato l’audit dell’aeroporto, il progetto dell’area boscata e di una pista ciclabile che collegherùà lo scalo a quella esistente sulla Via Emilia. Tra i 14 progetti vi è anche il completamento della stazione di Borgo Panigale collegata all’aeroporto da una navetta elettrica. La realizzazione della fascia boscata sarebbe il modo di ridurre l’impatto dell’attività aeroportuale.