Verona punta ai charters neve

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L’aeroporto di Verona punta ai charter della neve

L’obiettivo per la società scaligera in cui Save è entrata con il 35% è portare la quota di passeggeri charter al milione nei prossimi tre anni e su questo piano inciderà anche la stagione invernale
Con i 160mila passeggeri sui voli Neos da aprile ad agosto, l’aeroporto di Verona esprime l’intenzione di andare a recuperare quel mercato charter che nell’ultimo decennio ha ceduto il passo alle low cost e a molte difficoltà industriali. La crescita con la compagnia del gruppo Alpitour è stata del 16% e da oggi non può che aumentare, considerato che al Catullo si stabilisce una base manutentiva.
L’obiettivo per la società scaligera in cui Save è entrata con il 35% è portare la quota di passeggeri charter al milione nei prossimi tre anni e su questo piano inciderà anche la stagione della neve.
Quest’anno la programmazione su Verona aumenta, fermo restando che dalla Russia vanno confermate le operazioni. I voli dei t.o. internazionali provengono da quattro destinazioni del Regno Unito (Belfast, Bristol, Dublino, Manchester) dal 20 dicembre fino a marzo. Dalla Russia è previsto un piano interessante: da Krasnodar, Mosca Domodedovo, Mosca Vnukovo, Novgorod, Krasnodar, Rostov e Samara si attivano linee dal 27/12. Ad essi si aggiungono dalla Polonia Gdansk, Poznan e Varsavia. Completano il quadro l’Islanda, con una rotazione da Reykjavik, e la Danimarca, da Copenhagen, entrambe dal 24 gennaio. p.ba.

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