Rimini guarda a Bologna e Forlì

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«Sarà un Fellini alla ‘veneziana’, subito un’ intesa con Bologna e Forlì»
Laura Fincato a capo di Airiminum: «Servono collegamenti internazionali»
di MANUEL SPADAZZI
AIRIMINUM ha già deciso: il comando dell’aeroporto di Rimini sarà affidato a lei. Un incarico che Laura Fincato, 64 anni, ex parlamentare e sottosegretario, per anni nel consiglio d’amministrazione dell’ aeroporto di Venezia, ha accettato con entusiasmo. «Ma ancora non hanno formalmente nominato ­ mette le mani avanti lei ­ Però già lavorando insieme ad Airiminum per l’aeroporto di Rimini, insieme agli altri mi sto dando da fare perché il ‘Fellini’ possa tornare a volare, presto e bene».
Lei arriva dall’ esperienza di Venezia, uno dei migliori aeroporti in Italia per traffico e reddito. Quali sono secondo lei i maggiori problemi del ‘Fellini’?
«Partiamo dai pregi. L’aeroporto di Rimini ha una pista bellissima, molto lunga, altamente funzionale. Sulla carta, Rimini ha un bacino di passeggeri molto ampio, perché spazia dalla Romagna alle Marche a tutto il centro Italia».
E i difetti?
«Dovremo lavorare molto sull’infrastruttura: accoglienza passeggeri, negozi,spazi, maggiori servizi per chi arriva e chiparte. Questo oggi, nel campo aeroportuale, fa la differenza».
L’altro ieri il ministro ai Trasporti Maurizio Lupi ha detto che gli aeroporti di Rimini e Bologna dovranno smettere di farsi la guerra. Concorda?
«Pienamente. Vengo dall’aeroporto di Venezia, che ha costruito un network con quelli di Treviso e di Verona. Oggi ogni aeroporto deve muoversi in sinergia con gli altri. Lo faremo anche noi, con Bologna e con gli altri scali vicini».
Quando il ‘Fellini’ potrà ripartire?
«Presto, molto presto. Me lo auguro. Stiamo lavorando per questo». Il primo passo sarà quello di riconquistare i voli dei russi, che oggi atterrano ad Ancona
anziché a Rimini?
«Ma quei voli torneranno a Rimini, statene certi. Non c’ è confronto. I russi non vedono l’ ora di arrivare e partire di nuovo dal ‘Fellini’.
Quello della Russia è un mercato che vogliamo consolidare e potenziare».
Ma che non basta all’aeroporto di Rimini.
«No, infatti. Vanno cercate nuove rotte, nuovi flussi. Penso soprattutto al Nord Europa: Inghilterra,Germania, tutta la Scandinavia».
I voli della Ryanair da Rimini a Londra funzionavano bene, ma si sono rivelati un salasso per i contributi che la compagnia chiedeva…
«Ma oggi con le compagnie low­cost la musica è cambiata. Ci sono margini per trattare».
Si è parlato anche di voli dalla Cina.
«Quello è un mercato che conosco molto bene, tutto da intercettare. L’ ideale, ed è quello a cui si sta lavorando, è mettere in collegamento Rimini con un grande
aeroporto internazionale, per offrire così voli diretti per le grandi città fuori Europa».
Per qualcuno, il piano di Airiminum manca di partner in grado di investire.
«I partner ci saranno, perché Rimini ha un potenziale enorme. Il ‘Fellini’ va migliorato, va sistemato, però ha tutte le condizioni per tornare a essere un importante aeroporto».

Fonte: Il Resto del Carlino – Rimini

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