DI CORSA VERSO LA RIAPERTURA
Condizioni dello scalo e attrezzature tecniche al vaglio.
La società sta decidendo sull’ offerta al curatore.
AIRiminum entra in pista: sopralluoghi in corso
GRANDI MANOVRE.
L’aeroporto è blindato. Ma in questi ultimi giorni dentro e attorno allo scalo qualcosa ha cominciato a muoversi. E in questo caso l’Aero Club, che con le sue sole forze sta cercando di garantire l’ apertura a voli privati e aviazione generale, non c’ entra.
Una delegazione di tecnici, su incarico di AIRiminum, si è presentata per un primo sopralluogo mercoledì. Proseguendo nella ricognizione anche ieri. Molto probabilmente per cominciare a dare un’ occhiata più nel dettaglio alla struttura. E magari, chissà, valutare anche un’ eventuale offerta da sottoporre poi al curatore fallimentare Renato Santini. Un primo confronto ufficiale tra le parti in realtà ancora non c’ è stato. E’ stata direttamente Enac, per conto della società, alle prese con le procedure per ottenere la ‘patente’ di gestione, ad anticipare valutazioni in corso. Un primo segnale che lascerebbe ben sperare. Se non altro per recuperare parte dei soldi su cui la curatela contava per rispondere alle attese dei creditori. Soldi che non sono arrivati con il bando da 10 milioni per il compendio aziendale (dall’ avviamento ai lavoratori compresi, per intendere), andato deserto. Né con l’ offerta facoltativa per i beni immobili, sostanzialmente fab renti (la Novaport Italia, che comunque non ha vinto). Ma all’ aeroporto c’ è anche tutta una serie di beni mobili, dalla scaletta alle attrezzature più tecniche. Valore qualche milione di euro, stando alla perizia depositata in tribunale. Ed è su questi che si starebbero concentrando le verifiche di questi giorni. Anche per capire quanto di buono possa continuare ad essere utilizzato. Resta il fatto che il curatore fallimentare non è vincolato a vendere obbligatoriamente ad AIRiminum. Ma chi altrimenti potrebbe essere interessato? Non resterebbe che l’ asta su uno dei tanti portali Internet.
In attesa della prossima mossa di AIRiminum anche Air Coop, che nel frattempo ha provveduto a impacchettare tutte le attrezzature di bar, ristorante e mensa, cercando di capire il da farsi. E a quali costi. Tra smontare tutto e trovare un magazzino adatto un’impresa. La speranza, anche in questo caso, è che la
cooperativa nata nel 1978 proprio al servizio dell’ aeroporto possa raggiungere un accordo con il nuovo gestore.
Valeria De Tommaso
Fonte: La voce di Romagna