L’IBAR (Italian Board Airline Representatives) si oppone fermamente all’aumento della tassa addizionale d’imbarco dei passeggeri in partenza dagli aeroporti nazionali proposto dall’Associazione Nazionale dei Comuni (ANCI). Pur comprendendo pienamente l’importanza dei servizi che i Comuni offrono alle rispettive cittadinanze, l’IBAR ritiene che un ulteriore aumento delle addizionali possa danneggiare fortemente il mercato del trasporto aereo, l’economia italiana e i consumatori, con ulteriori ripercussioni negative su un settore che, al contrario, dovrebbe essere utilizzato per rilanciare lo sviluppo economico del Paese.
L’addizionale d’imbarco istituita in Italia nel 2003 per compensare ENAV per i costi sostenuti per garantire la sicurezza ai propri impianti e per garantire la sicurezza operativa, è stata introdotta come tassazione con un valore iniziale di 1 euro a passeggero. Nove anni dopo, nel 2012, al fine di finanziare in parte la cd. Riforma Fornero, è stato previsto l’ultimo aumento che ha portato le addizionali all’attuale valore di 6,50 euro negli aeroporti italiani, ad eccezione degli scali romani dove questo dato è ancora più alto, 7,50 euro a passeggero.
“Un ulteriore aumento di 2 euro, come suggerito dagli emendamenti presentati dall’ANCI, danneggerebbe in maniera netta un settore che a fatica si sta lentamente riprendendo dagli effetti della crisi economica e che dovrebbe piuttosto essere incentivato e supportato quale spinta per una crescita economica duratura e sostenibile, specie in un paese a forte vocazione turistica come l’Italia”, afferma preoccupato il Presidente dell’IBAR Umberto Solimeno.
D’altra parte, non bisogna dimenticare che il settore del trasporto aereo contribuisce alla crescita economica del nostro Paese con un apporto al PIL pari a 12,7 milioni di euro (0,8%). Inoltre, impiega circa 195.000 persone, senza contare i numerosi posti di lavoro generati nell’indotto (ad esempio nel settore turistico). I prelievi fiscali sul settore sono stati già molto significativi: nel 2011, le compagnie aeree operanti in Italia hanno pagato 1,6 miliardi di euro di tasse dirette e di contributi previdenziali, mentre i passeggeri hanno versato 503 milioni di euro in addizionali d’imbarco, IVA inclusa.
L’IBAR (Italian Board Airline Representatives) è la Associazione che rappresenta direttamente 55 Compagnie Aeree – Italiane e straniere – operanti in Italia.
Il totale degli Vettori associati supera le 100 unità , tenendo conto dei Vettori iscritti attraverso le proprie rappresentanze commerciali presenti nel nostro Paese.
Scopo principale della Associazione e’ la rappresentanza dei Vettori nei rapporti con le istituzioni e con tutti gli altri componenti della filiera del trasporto aereo.
IBAR osserva strettamente le vigenti normative Antitrust e pertanto non interviene in questioni di natura commerciale che riguardano i singoli Soci.
La Associazione si adopera per lo sviluppo del trasporto aereo in Italia e, in tale ambito, per la realizzazione di un mercato aperto ed efficiente.