Ci potevamo essere anche noi? C’è chi può e chi non….

il

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/18/beni-pubblici-grecia-vende-14-aeroporti-alla-tedesca-fraport-per-123-miliardi/1965257/

A parte gli errori circa le toponomastiche degli aeroporti greci oggetto della transazione tra Governo Greco e Fraport. Gli aeroporti sono: Preveza (PVK), Kavala (KVA) e Thessaloniki (SKG) e gli undici aeroporti isolani di Corfu/Kerkyra (CFU), Crete/Chania (CHQ), Kefalonia (EFL), Kos (KGS), Mitilini (MJT), Mykonos (JMK), Rhodes (RHO), Samos (KGS), Santorini (JTR), Skiathos (JSI) e Zakynthos (ZTH). Bene, se questi scali sono costati a Fraport ben 1,23 miliardi di €, una somma importante, ma che generano ai dati 2013 almeno 19 milioni di passeggeri. Tolto Salonicco, che non è puramente uno scalo turistico, tutti gli altri la cosa potrebbe portare all’occhio che sono scali turistici dove girano elevati volumi di passeggeri principalmente estivi, ma connessi all’industria turistica che nel paese teutonico muove volumi importanti nelle mani di pochi e non frazionata tra tanti e piccoli come in Italia. Nessuno però dal BelPaese si è mosso per pensare di seguire con una azione di competizione a quanto i tedeschi hanno messo in campo e poi realizzato. Preoccupati nel bloccare i flussi per una timorosità di perdere nell’immediato, alla fine invece il gioco è valso la candela per altri che hanno saputo sfruttare l’effetto domino del momento. Paura, possibile calo dei volumi, problemi di realizzare, pagare, incassare, insomma i prezzi sono diventati convenientissimi e la paura dell’uscita della Grecia dell’Euro ha strozzato che aveva in mano asset che comunque valgono ed ha dovuto cederli pure qualcosa che appare importante, ma ace in realtà di tratta di qualcosa più di 60 milioni di € ad aeroporto. Chi fa business in Italia, nulla, non ha mosso un dito. sicuramente perché la battaglia era persa in partenza, Fraport avrà pur avuto chi in campo politico conta, chi può aprire le porte e dare una buona parola. C’è chi ha e chi non ha. Loro hanno e noi no. Ovvio che il dire “a buon intenditor poche parole” è assolutamente cosa superflua.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.