Æterna, la mostra di Jacopo Scassellati all’aeroporto di Olbia

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Ecco la nuova mostra dell’Art-Port Gallery, visibile da oggi fino al 27 aprile, nell’ Aeroporto Olbia Costa Smeralda

Un salto all’indietro nel periodo medievale per riscoprire lo splendore e gli eroi del passato. Una mostra unica che mette in risalto il talento di un giovane artista sardo.

Comunicato stampa

OLBIA, 14 marzo 2016 – La Geasar presenta, in collaborazione con l’Assessorato Regionale al Turismo, la nuova mostra dell’Art-Port Gallery con l’artista Jacopo Scassellati.

Un’esposizione di opere pittoriche e sculture in ceramica, riunite nel titolo “Aeterna. Jacopo Scassellati” e che preannuncia l’atmosfera del percorso artistico incentrato sul tema classico. La suggestione viene ricreata con un allestimento immersivo che porta l’osservatore a visitare la mostra calandosi nella visione dell’artista, il nero assoluto, la luce, le figurazioni e la grande passione per un ritmo ancestrale dove la bellezza e la fragilità umana sono talmente densi da riempire l’aria della sala museale, in un unicum di rappresentazioni molo intense e particolarmente curate nella realizzazione.

Davanti alle opere di Jacopo Scassellati si è pervasi da una soggezione contemplativa per l’intensità espressiva del suo stile narrativo, che discende da ambienti medievali e memorie fiamminghe dalle quali l’artista sembra appassionato interprete.

Dalle tele nere riemergono tracce dorate di infinita suggestione che rimandano agli istanti aurei del giorno che vincono sul buio della notte. E’ intenzionale nell’artista la scelta di non completare l’opera fino alla fine, esiste sempre un particolare e un prolungamento che, l’occhio e il pensiero di chi l’osserva, porta a compimento della scena. Dalle lacerazioni e mutilazioni di corpi che fluttuano nelle tenebre senza tempo, riemergono con una compostezza poetica il lustro di un passato sedimentato e gli eroi immortali. Il gesto del togliere è un gioco di squarci, di strappo della materia che Scassellati esercita da quando è nata la sua passione pittorica.

Una tecnica che applica non solo alla sovrapposizione dei colori ma anche alle sculture in ceramica, facendoli diventare parte determinante dell’opera ed essenzialità dialogiche, tra astrazione e significato di quel vuoto. L’eleganza di quel vuoto assume la grazia, il riscatto per l’armonia fisica perduta. Scassellati stabilisce un relazione di attesa e di rimando al suo pubblico, sceglie di non portare a definire le scene, lasciando ad altri il valore di un completamento dell’opera con interventi autoriflessivi, di lettura interpretativa della propria fragilità.

Il risultato è una dimensione “altra” che l’artista suggerisce a sé stesso e all’osservatore, nella ricostruzione di piani diversi, di prospettive di luce che rivelano il pieno e conducono ad una composizione definita di un tempo dello splendore, della forza umana e della frammentarietà di corpi testimoni di una bellezza eterna.

La mostra curata dallo staff di Geasar sarà visitabile tutti i giorni, dalle ore 9 alle 22 al primo piano dell’Aeroporto Olbia Costa Smeralda, fino al 27 aprile 2016.

“Aeterna. Jacopo Scassellati” sarà anche una nuova occasione per riproporre alcuni laboratori didattici alle scuole. Dopo il successo con le attività sull’arte astratta e l’argilla, saranno predisposti nuovi percorsi per i bambini con un ventaglio di offerte stimolanti per la conoscenza della cultura e dell’arte in Sardegna. Ad oggi sono stati attivati 8 diverse tipologie di laboratori, con un’offerta complessiva di 82 mostre. “Noi ci stiamo ormai abituando all’elevata frequenza delle scuole ai nostri laboratori, lo consideriamo un investimento sul nostro futuro ma anche una strategia di comunicazione efficace per far conoscere l’arte e la nostra cultura non solo ai turisti. E’ un modo per lasciare una traccia positiva su tutti loro, raccontando nuove storie in un ambiente accogliente e stimolante come l’aeroporto.” E’ un’attività impegnativa che la Geasar porta avanti con costanza e i risultati sono soddisfacenti su molti profili, in primis lo stupore dei piccoli di fronte a percorsi complessi come l’arte contemporanea.

BIO _ Jacopo Scassellati
Discendente da famiglia umbra, nasce a Sassari nel 1989, e lì risiede tuttora. Fin da piccolo manifesta una forte predisposizione alle creatività . Nipote e figlio d’arte, segue le orme del nonno Franco Scassellati aggirandosi indisturbato nei meandri del suo laboratorio di ceramiche, dove manipola giocosamente argilla e colori, trasformandoli in opere che palesano la sua precoce abilità . Così, in maniera quasi scontata, apprende i processi di riduzione dei colori e i segreti dei lustri ceramici. Studia presso il Liceo ginnasio di Sassari D. A. Azuni, conseguendovi la maturita classica nel 2008. Nel corso degli studi, grazie a un progetto legato alla conservazione della lingua sarda, ha l’opportunita di conoscere lo scrittore Gavino Ledda; tra i due si instaura un rapporto di amicizia che li condurrà a produrre una nuova veste editoriale per il libro Padre padrone e altre opere letterarie di Gavino Ledda. Nel 2012 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari. Ama esprimersi con pennelli e colori, ma spesso torna agli esordi, modellando l’argilla in sculture che richiamano fortemente la tradizione sarda e i suoi studi classici. Per lui l’arte è un processo mentale che trova la sua attuazione attraverso la manipolazione e trasformazione della materia, ricercata, studiata, sperimentata con pazienza e evidente piacere. Le sue mani, infatti, accompagnano ogni suo processo creativo, guidate dalla sua esperienza di artista artigiano, partendo dalla scelta dei materiali fino alla loro stesura nelle tele secondo l’idea, frutto delle sue pulsioni, emozioni, ricordi e studi accademici. È persino l’artefice dei pigmenti di cui fa uso, come un pittore antico, ma sempre alla ricerca del nuovo da sperimentare. Da qui le sue continue e repentine metamorfosi artistiche, che ne fanno “un ragazzo di talento dal ritmo che non c’è più”, come ebbe a dire Vittorio Sgarbi. Ha realizzato, su com-missione, due pale d’altare per la Cattedrale di Campli (TE), raffiguranti un’Annunciazione e una Deposizione. La sua prima personale, nel 2008, si intitola Jacopo Giovin pittore e si tiene a Spello (PG), a cura di Paolo Nardon e con la presentazione di Vittorio Sgarbi. In quell’occasione, il critico d’arte mostra grande interesse e ammiratoentusiasmo per l’estro di Scassellati, paragonandolo addirittura, per il suo rapido excursus artistico, ai grandi Maestri del passato, che hanno raggiunto l’apice in breve tempo.
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