I lavoratori di Forli non ne possono piu’ di Halcombe


Nel mezzo della settimana si e’ consumata la manifestazione di totale sfiducia dei dipendenti di Air Romagna. I sindacati hanno dato voce a quella che e’ la situazione di quei pochi che dalla precedente SEAF furono riassunti. La societa’ che ha ricevuto da ENAC la gestione dell’aeroporto civile di Forli per 30 anni fa capo ad un finanziere americano per il 92 per cento ed il rimanente a due imprenditori italiani.

I dipendenti non hanno ancora ricevuto le spettanze di agosto, settembre ed ottobre. Velatamente non credono piu’ alle assicurazioni verbali ricevute sul futuro dell’infrastruttura ed anche del loro domani.

Da tempo non compare nulla anche sulla pagina Facebook o quanto tale riconducibile ad Air Romagna. Molto attiva nella primavera/estate, con talvolta toni nei contenuti abbastanza forti ed inopportuni.

L’aeroporto di Forli sembrava diretto sul percorso classico per la sua riapertura. Qualche lavoro di ripristino era stato fatto, molto poco per pensare a quella operativita’ promessa a brevissimo tempo e poi postposta. Mancano ancora le csrtificazioni per esercire i servizi aeroportuali da parte della Air Romagna. Non c’e’ traccia degli enti di Stato preposti. Come pure il carburante perche’ il deposito fu smantellato da chi ne aveva in precedenza la gestione del servizio.

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