L’Aeroporto di Milano Bergamo è diventato oggetto di case study per la
città metropolitana di Daegu, il quarto agglomerato urbano per densità
abitativa della Corea del Sud, la cui delegazione è stata ospitata negli uffici
direzionali di SACBO e ha visitato l’aerostazione e le infrastrutture di volo.
L’analisi dell’esperienza maturata nello scalo bergamasco, cresciuto fino a
diventare il terzo aeroporto italiano per movimento passeggeri, e le tappe
del progressivo adeguamento alle mutate necessità tecniche e
organizzative delle attività aeronautiche e dei servizi di assistenza a
passeggeri e compagnie aeree, rappresentano un utile riferimento per la
realtà di Daegu che sta valutando la costruzione di un nuovo aeroporto.
SACBO ha illustrato alla delegazione sudcoreana il valore dell’attività
aeroportuale, che genera l’8% del PIL provinciale e occupazione estesa, in
forma diretta e indiretta, valutata in 25mila posti di lavoro.
Oggetto della riunione illustrativa della realtà dell’aeroporto di Milano
Bergamo, i vantaggi derivanti dalla collocazione territoriale che favorisce
l’accessibilità allo scalo e l’importanza dello hub delle merci courier, asset
strategico per il tessuto economico e produttivo della catchment area.
Analizzato anche il piano delle misure di mitigazione ambientale, che
rappresenta il fulcro del Piano di Sviluppo Aeroportuale al 2030, già
licenziato in fase di istruttoria tecnica e in corso di approvazione in sede
ministeriale.
La delegazione di Daegu è stata accompagnata nell’incontro dal prof.
Gianmaria Martini, docente di economia industriale al Dipartimento di
Ingegneria gestionale dell’Università di Bergamo, esperto di trasporto
aereo.
