Non c’è pace in Air Italy. I sindacati vanno verso lo sciopero, UIL e CGIL attaccano l’aerolinea. Per la CISL invece incontro interlocutorio. Il pomo della discordia i 51 trasferimenti da Olbia a Milano che secondo i sindacati oppositori dovrebbero essere ritirati. La richiesta anche di un piano industriale di sviluppo. Questo da quello che esce dall’incontro avuto al MISE dove partecipavano il vice capo di gabinetto del Mise, Girgis Sorial, un funzionario del ministero dei Trasporti, il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru e l’assessore regionale ai Trasporti, Carlo Careddu.
Dalle dichiarazioni si evicne che i trasferimenti pesabo sul 16% della forza lavoro in Sardegna e che questi potrebbero dare inizio ad un forzato esodo futuro. I sindacati denunciano un modo unilaterale e non ortodosso da parte di come si pone Air Italy ed nnunciano la rottura della tregua sindacale con nuove azioni di sciopero ed organizzeranno un assemblea per mettere a conoscenza dello stato dell’arte della situazione,
Dall’altro lato il vice presidente Marco Rigotti averte che il progetto è molto importante e con insidie, un ambiente ostile porterà al suo sicuro abbandono. Sempre rigotti annuncia che dopo l’estate Meridiana Maintenance sarà incorporata nell’azienda e l’organico sarà aumentato di dieci unità destinate al Maintenance Operations Control Center, che sarà uno delle eccellenze della strategia.
