
Avio Ligure è’ stato il primo e neppure l’ultimo operatore italiano di questo aereo. Certamente quello forse tra i più longevi a sostenerne anche i costi di operatività. E’ uno Yakovlev Yak-40, un trireattore di costruzione sovietica.
Con questa foto andiamo indietro di quasi cinquant’anni fa. Avio Ligure fu la terza ad avere in flotta questo tipo di aereo russo. La prima fu l’Aertirrena, poi Air70. Quindi Avioligure. A seguire Cadabo/Italavio e Alinord. Poi ci fu Ales Airlines con un aereo immatricolato in Liberia, oggi in mostra da qualche tempo a Milano Malpensa presso il museo Volandia.
L’esemplare nella foto proveniente dal web e’ I-JAKE Fu il secondo Yakovlev 40 arrivato in Italia. Terminò la sua carriera incidentandosi in atterraggio a Genova il 28 maggio 1977. Non fu poi più riparato.
Era giunto in Italia il 20 aprile 1972. Per operare in Italia adottarono un avionica della Collins. Di qui il suffisso EC. In quei cinque anni trascorse un periodo di operazioni in noleggio in Grecia alla Olympic. Era stato richiesto per collegare i piccoli aeroporti che richiedevano caratteristiche STOL come Firenze o Elba. Così avevano un collegamento rapido ed una capacità impossibile da offrire con un similare aereo a getto. Nella categoria nessuno lo poteva bissare.
Ai tempi di Aertirrena fu basato a Firenze volo’ su collegamenti di linea tra Firenze, Milano, Bologna, Roma, Genova e Albenga. Qualche charter ed un volo dimostrativo fino in Nuova Zelanda. Con Air70 ricevette la livrea, ma nulla più, questo vettore con sede a Palermo. Avio Ligure collego’ Firenze con Roma, Milano e Venezia. Si doto’ anche di un Fokker 27 con marche I-ALML. Ma poi anche la compagnia aerea chiuse per difficoltà finanziarie. Un po’ come realtà italiane che sui voli di linea non trovarono assetti stabili per arrivare ad una remunerativita’ sostenibile.