Nel 2000 nasce Aliway con base a Cuneo questa iniziativa per dare le ali all’aeroporto della Granda con voli di terzo livello.

Un nome semplice ed accattivante e come per altre ipotesi si sceglie di percorrere la via più semplice, ma forse più costosa della compagnia aerea ibrida o paper airline. Cioè con propria struttura commerciale e la parte volo di un outsourcing a totale rischio finanziario della prima.

Vista la tipologia di rotte del business plan hanno scelto un aereo di piccola capacità come il British Aerospace Jetstream 31. Il vettore che farà da partner volo e’ la compagnia aerea svedese Flying Enterprise AB.

L’aereo aveva le marche SE-LHV e poteva offrire 19 posti. Nessun servizio di bordo era offerto. A bordo solo i due piloti.

I servizi aerei pensati dal piano industriale erano quelli per rendere l’aeroporto di Cuneo dotato di un suo network verso direttrici nazionali e forse internazionali successivamente. Più aerei erano previsti in un periodo temporale scalato nel tempo.

Il vettore aveva pensato di dividere la settimana in due parti per la tipologia di rotte da offrire al mercato. La parte affari dal lunedì al venerdì e leisure nel weekend.

La direttrice affari e’ sta quella scelta per il primo velivolo era un collegamento ovest-est transpadano tra il Piemonte ed il Veneto allora mancante sulla Cuneo-Venezia via Milano Malpensa. La rotta con frequenza bigiornaliera dal lunedì al venerdì. Il sabato e domenica ci. Una sola rotazione giornaliera, mattina il sabato e sera la domenica. Sempre nel weekend servizi aerei complementari stagionali per mete di vacanza come la Sardegna con collegamenti diretti da Cuneo su Cagliari e Olbia.

Nel passo successivo era in previsione lo sdoppiamento dei servizi da Cuneo per Milano Malpensa e Venezia. Il target era farlo dall’autunno 2000 se la domanda ingranava nei numeri di trasportato. Oltre a collegamenti verso Firenze e Napoli.

I voli pero non hanno avuto successo e rapidamente tutto si dissolse.

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