
In una parte dell’audizione tenutasi stamani in commissione trasporti della Camera dei Deputati, in un breve e sintetico intervento il DG Giancarlo Zeni, ha dato alcuni elementi circa questi 4 mesi ed il futuro del vettore.
Su quest’ultimo aspetto ha chiarito il punto della flotta e del network. Quanto e’ stato predisposto e’ una vision per gli anni a venire su 5 anni. In termini di network, senza enunciare dove, sono stati predisposti i piani di azione su quali mercati voler agire. Ciò in relazione ai possibili scenari disponibili pre Covid e ora post Covid. Dove oggi la ripresa con i livelli di mercato e numeri post Covid-19 sono proiettati a ripresentarsi nel 2022. Quindi la flotta dei 92 aerei, di cui 20 a lungo raggio, e’ tarata per quella data, con un ovvio utilizzo più ottimale, rispetto al passato. Oggi bastano 30 aerei e quindi a salire con la ripresa del mercato.
Con possibili numeri positivi nel 2022, avendo agito su vari ambiti da: costi generali, noleggio aerei, manutenzione, servizi e IT. Zeni telegraficamente non ha escluso, che dopo il 2022 la flotta sia ben superiore a quella attuale. Ciò presagendo sulla parte a corto/medio raggio sui numeri di aerei e specie sul lungo raggio.
Ovviamente l’elaborazione di un piano industriale e’ di stretta competenza della nuova società e non in questi ambiti di situazione transitoria. Però una vision, che si può tradurre in un documento alla stessa stregua, unito a quanto e’ stato fatto per ottimizzare i costi e come se lo fosse.