
easyJet “si e’ ibernata” scrive Leonard Berberi su Corriere.it con l’articolo al link:
L’analisi e’ esaustiva, con l’aggiunta di alcuni pareri di esperti di mercato e finanziari. La giustificazione di easyJet al Corriere segue esattamente la linea dichiarata dal CEO Johan Lundgren. Il fondatore e azionista di riferimento al 32% la penserebbe diversamente, senza averne i torti a farlo.
John Strickland di JLS Aerospace dichiarandolo a Forbes, ha un pensiero diverso, dicendo che l’atteggiamento della compagnia aerea e’ errato e non darà benefici. Si allinea a quanto l’avversario Michael O’Leary ha detto quando interpellato per un parere sulle mosse della compagnia arancione. La sua esperienza nell’ambito e’ senza ombra di dubbio.
Diverso invece il report di Bank of America da Muneeba Kayani e Najet El Kassir, che la definiscono azzeccata come strategia. Già loro prevedono che la capacità sarà all’80% nel 2021 e vicina ai numeri ante Covid-19 nel 2022. Vedremo chi avrà ragione. Quello che e’ certo, a easyJet manca il carisma e la professionalità di Ray Webster.