
Questa è l’ultima valutazione effettuata da Eurocontrol e focalizza l’obiettivo sul costo del carburante.
L’ultima valutazione completa sull’impatto di # COVID19 fornisce approfondimenti utilizzando una serie di dati. Qui vediamo come la seconda ondata non sia stata accompagnata da un altro calo del prezzo del carburante per aerei.
L’analisi completa si trova a questo link:
Oltre ai dati che prendono spunto negli ultimi 14 giorni circa l’andamento dei vettori, sono molto significativi invece questi:
L’unico segmento che tiene e cresce è il cargo con il +7% sul 2019, la business aviation è a -31%. Il charter è al -10%, legacy cioè le aerolinee tradizionali con servizio completo al -69% e le low cost sprofondate al -85%.
Lo scenario per i primi 20 giorni di gennaio vede che le proieioni di settembre lo davano al -60%, invece è al -62%. Quindi leggermente più negativi i dati rispetto a quanto previsto.
L’analisi sui vettori comparando i dati del 6-1 con quelli del 20-1-2021, vedono:
Ryanair con il risultato perggiore -82% e soli 67 voli operati,
KLM è al -38% con 242 voli
British Airways -34% con soli 83 voli operati
Air France è al -16%, Lufthansa al -37%, SAS al -25%. DHL incontrotendenza con il più 48%.
Ma il dato negativo è che il 20/1 Widerøe ha operato il -13%seguita da Pegasus (-48%), Turkish Airlines (-56%), Air Nostrum (-58%), Iberia (-59%), KLM (-62%), Air France (-67%), Lufthansa (-86%), British Airways (-90%), easyJet (-96%) e Ryanair (-96%).