“L’esperienza ITA Airways si avvia a concludersi dopo solo pochi mesi di vita, e nel modo peggiore.
Abbiamo chiesto fin dal primo momento la nazionalizzazione di Alitalia, dopo ilf allimento di ben due gestioni private, con il sostegno dei maggiori esperti del settore. Si è invece preferito dar corso ad un esperimento economico e sociale di dubbia tenuta legale,sprecando denaro pubblico e lasciando campo libero all’invasione delle low cost.
”Davide CAROVANA, segretario generale Assovolo, commenta così il via libera alla procedura divendita di ITA Airways.ITA Airways è nata con una dimensione troppo piccola per competere, oltretutto incentrata sul medio raggio e praticamente assente dal mercato del lungo raggio e del cargo, quelli più remunerativi.
In due mesi e mezzo ITA Airways ha dichiarato perdite per 170 milioni di euro, in sostanza per ogni euro incassato ne perde due. Siamo ben oltre le peggiori previsioni, e quella che doveva essere un’azienda in grado di stare sul mercato annaspa alla ricerca di un compratore.
Milioni di passeggeri saranno ancora costretti a passare per gli hub delle altre compagnie europee per recarsi in Oriente, in Sud America, negli Stati Uniti, mentre il trafficonazionale ed europeo è dominato dalle low cost, che si spingono addirittura a dettare condizioni al governo nazionale, dopo aver prosperato per un ventennio sulle sovvenzionimascherate dei vari aeroporti.
Da qualunque parte la si guardi, l’operazione ITA Airways è unfallimento annunciato. Stupisce che ministri ed economisti, competenti ma finora silenti, soloora appaiano per perorare l’infausta svendita.
ASSOVOLO continuerà a battersi per una compagnia di bandiera pubblica, correttamente gestita, che sia in grado di intercettare la ripresa del mercato e di riassorbire tutti i lavoratoridel settore rimasti senza lavoro, professionisti che orgogliosamente hanno portato l’eccellenzaitaliana in giro per il mondo