
Quasi si raddoppia la disponibilità di corsie tra Bologna e Firenze con l’apertura nel pomeriggio di oggi del nuovo tratto verso sud tra Barberino e Calenzano. Da 4 passano a sette le corsie di marcia. Si complet l’espnsione del sistema viario tra le due città. I lavori erano iniziati oramai una ventina di nni fa, la difficile orografia non ha permesso alle tecnologie di oggi di completarlo.
Le due città si avvicinano notevolmente per i tempi di percorrenza. lo sono già con l’alta velocità ferroviaria, ora nche per via autostradale. Di riflesso ne beneficiano anche le catchment area dei due aeroporti: il Marconi di Bologna e il vespucci di Firenze.
“Le opere infrastrutturali incidono sulla vita dei cittadini, incidono sulla qualità della vita” ha continuato il sindaco di Firenze. “Quest’opera integra sempre di più due territori metropolitani, Firenze e Bologna, che rappresentano una comunità, nel suo insieme, fra le più importanti del Paese – ha aggiunto Nardella – con la cultura da un lato, i motori dall’altro. Quest’opera rappresenta un modello che ci dà fiducia: quello del rapporto fra le istituzioni locali e nazionali, il lavorare insieme e il risolvere i problemi con determinazione e con tenacia”. “Opera importantissima che avrà un impatto molto positivo sul territorio metropolitano dove vivono e lavorano più di un milione di persone”.

Le tre corsie rappresentano “una modernizzazione, un’innovazione molto importante per la Toscana, anche perché si accompagnerà a tutta una serie di opere complementari”. Cosi il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Si apre un percorso che vede quattro corsie interamente destinate alla distanza da Firenze a Bologna – ha aggiunto Giani – saranno una per una riqualificate come è stato fatto per il tratto delle tre corsie intorno a Firenze”.
Di “momento storico” ha parlato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che dell’opera esalta “le ingegnerie straordinarie e uniche”. Soddisfatto anche il collega Stefano Bonaccini “Abbiamo bisogno di collegamenti sicuri fra nord e sud del Paese. – ha sottolineato il governatore emiliano – perché sostenere il lavoro e la crescita sostenibile vuole dire mettere i territori nelle condizioni di massima sicurezza e attrattività”. Infine il sindaco di Firenze Dario Nardella: “Quest’opera integra sempre di più due territori metropolitani, Firenze e Bologna, che rappresentano una comunità, nel suo insieme, fra le più importanti del Paese: la cultura da un lato, i motori dall’altro”.
Il nuovo tratto dell’A1
La nuova infrastruttura, con un investimento totale di circa 1 miliardo di euro, potenzia uno degli snodi più trafficati del Paese, aumentando la capacità – da 4 corsie a 7 corsie – del tratto che vede di media, durante le ore di punta, il passaggio di oltre 100 veicoli al minuto.
Il nuovo tratto prevede nei 17,5 km complessivi – di cui 10 km in sotterraneo – tre corsie di marcia da 3,75 metri, più una corsia di emergenza sui tratti all’aperto.
Per la sua realizzazione hanno operato ogni giorno in media 500 donne e uomini, per un totale di 6milioni di ore lavorate.

Quattro le infrastrutture principali, due gallerie e due viadotti, tra cui spicca la Santa Lucia, la più lunga galleria a 3 corsie mai realizzata in Europa (circa 7.750 m), dotata di avanzati sistemi high-tech e scavata con l’ausilio della fresa TBM più grande mai utilizzata nel Vecchio Continente.
La maggiore fluidità del traffico comporterà un risparmio per la collettività di 1,5 milioni di ore l’anno, riducendo il tempo di percorrenza del 30%.
Il contenimento delle code genererà inoltre una diminuzione di emissioni di CO2 quantificabile in -2.000 tonnellate all’anno.
Il progetto si caratterizza anche per l’approccio sostenibile, in grado di coniugare la realizzazione di una grande opera con la gestione e il rispetto del territorio e dell’ambiente che la ospita. Ne è un esempio il progetto di costruzione dell’area di servizio Bellosguardo che prevede il totale riutilizzo dei circa 4 milioni di metri cubi di terre scavate provenienti dagli scavi delle gallerie e destinati anche a coprire parte del fabbisogno di altri importanti interventi.