E’ valido ricostruire l’An225?

il

All’atto pratico la corrente guerra in Ucraina ha prodotto tra le tante sventure anche la distruzione dell’unico An225 Mriya della Antonov Airlines, le marche sono UR-82060.

L’aereo era fermo da una ventina di giorni dall’inizio del conflitto per una ciclica attivita’ di manutenzione programmata. Per la precisione era giunto il 5 febbraio a Gostomel da Billund. Da alcune immagini si notavano rimossi almeno 3 dei 6 propulsori.

L’aereo da sempre aveva subito periodi di fermo macchina molto lunghi, l’ultimo era durato dall’11 luglio 2021 al 1 ottobre 2021.

Quello che rimane del velivolo e’ raccontato dalle immagini.

Nei giorni scorsi e’ apparso un appello al mondo per ricostruire il velivolo per il tramite di una raccolta fondi. Nel documento appaiono tutti i motivi che spingono il costruttore ucraino a proporre questa iniziativa.

Il link e’

A qualche giorno di distanza, ragionandoci a mente fresca, viene da domandarsi se realmente e’ necessario ricostruirlo, se non i motivi affettivi che spingono a cio’. Per essere piu’ pratici e’ sostenibile e necessaria la sua ricostruzione?

L’aereo era derivato dall’An124-100, un aereo cargo nato nel periodo dell’URSS per scopi di trasporto tattico, una classica fotocopia di un velivolo occidentale, in questo caso il C-5 Galaxy della Lockheed.

Da questo, per il progetto della navetta spaziale Buran fu costruito questo aereo. La copia sovietica dello Space Shuttle non ebbe fortuna e quindi l’aereo di grosse dimensioni rimase praticamente senza lavoro per molto tempo. L’unico esemplare costruito dell’An225 ha 33 anni. C’e’ una seconda cellula, ma mai fu completata. Poi con il cambio d’uso da militare a civile di molti An124 , per il trasporto di qualsiasi cosa che fosse difficile da trasportare in altro modo, con gli attuali velivoli cargo presenti sul mercato, questo aereo divenne ricercato. L’An225 fu affiancato ai Ruslan, il codice attribuito dai sovietici al velivolo An124, sempre per lo stesso impiego, il trasporto di merci ancora piu’ grandi come dimensioni e piu’ pesanti. L’unico problema era che il novero di aeroporti capaci a gestire questo aereo di grosse dimensioni si assotigliava. Le dimensioni dell’aeromobile richiedevano piste, raccordi e piazzali con dimensioni giuste per lui. Il tutto porto’ a un utilizzo non intenso, ma comunque significativo. C’e’ una certa domanda di trasporti con questo velivolo. Per dare una dimensione negli ultimi 365 giorni ha effettuato 54 tratte paganti e 32 di trasferimento. Nell’ultimo anno ha pure avuto due fermi manutenzione importanti da marzo 2021 al 2 luglio e poi dal 17 luglio al 1 ottobre. Iconico per dimensioni, ma pure elevato e’ sempre stato il periodo di fermo tecnico. Un qualche cosa che affligge una buona parte dei velivoli di costruzione pre e post sovietica.

Di questo aereo, come gia’ sopracitato, esiste un altra cellula, rimasta incompiuta e’ praticamente terminata , il corpo fusoliera e’ senza timone, stabilizzatori e semi ali. Ma non e’ andata oltre. A questo punto non e’ noto con lo stato attuale del conflitto che cosa ne e’ effettivamente rimasto.

Premesso che presumibilmente poco resta della Antonov Company visti gli effetti del conflitto in atto e gli strascichi futuri, e’ chiaro che tutto dovrà essere ricostruito di sana pianta.

Non e’ una questione solo di progetto, ma pure di attrezzature per farlo. Oltre al fatto che a livello tecnologico di sistemistica il velivolo dovra’ essere riprogettato completamente, pure con la lista parti a disposizione, l’An225 era comunque un velivolo che a bordo aveva una tecnologia di 40 anni fa con componenti nella maggior parte di quell’epoca, al momento risultante totalmente obsoleta e necessaria di sostituzione con tecnologia da applicare a un qualcosa di non piu’ attuale. Insomma un velivolo da realizzare in quanti esemplari? 1, 2, 3, 4…. totalmente da rifare, a seguire provare, quindi certificare secondo gli standard attuali. A dir poco un progetto faraonico, per numeri che non ne valgono la candela, sopratutto in termini finanziari.Oltre che di tempi, perche’ ammesso che si inizi oggi, con la disponibilita’ di uomini e mezzi, sopratutto finanziari, il velivolo non sarebbe impiegabile non prima di 5/7 anni. Proprio perché’ e’ un qualcosa che deve partire da zero e non come allora, che fu un passaggio da un velivolo nato per un uso, gia’ costruito e poi passato al trasporto merci.

Per concludere lo spirito dell’iniziativa e’ da descriversi patriottica, ma di poca reale attualita’ e necessita’.

L’analisi e’ volutamente ridotta e semplificata per renderla facilmente interpretabile. Un qualcosa di piu’ profondo avrebbe richiesto molto piu’ spazio e tempo.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.