
Un 3% di piloti di KLM vive attualmente all’estero, vedi Spagna e Irlanda e utilizza gratuitamente i voli del vettore per raggiungere Amsterdam prima del turno di servizio. A breve la gratuità non sarà più concessa e verrà sostituita con una sorta di forfait mensile da pagare per continuare a farlo.
Lo scrive NLTimes al link:
Vivere all’estero conviene per una questione di agevolazione fiscale. Questo fattore e’ stato criticato da funzionari statali che monitorizzano KLM in ragione degli aiuti ricevuti dallo stato per la pandemia del coronavirus. E’ stata evidenziata questa discrepanza che penalizza il gettito fiscale dello stato olandese, specie per chi vive all’estero e lavora nei Paesi Bassi, dove non paga le tasse.
E’ normale nel mondo del trasporto aereo il fatto che il personale pio vivere all’estero per facilitarne l’assunzione e il reperimento di piloti. Questo e’ quello che ha giustificato KLM.
Negli accordi preliminari e’ stato definito un aumento del 4% dei salari dei piloti. Così come e’ stato accordato al personale di terra.