Ryanair rimuove il 40% dei voli a Berlino. Lo farà anche easyJet che scende da 18 a 11 aerei


230 voli alla settimana saranno cncellati dalla compagnia aerea a basso costo irlandese sull’aeroporto berlinese dal 30 ottobre 2022. Ryanair giustifica la mossa per gli alti costi e riduce del 40% il numero dei collegamenti.

Ryanair, la più grande compagnia low cost d’Europa, annuncia una riduzione dei voli in partenza da e in arrivo a Berlino. Secondo quanto riportato dal Berliner Zeitung, ci saranno 19 rotte in meno sull’aeroporto BER, e conseguentemente 230 voli settimanali che non saranno effettuati.

Questo dato rappresenta una riduzione dell’offerta del 40% rispetto alla programmazione invernale del 2019. La motivazione: le tasse aeroportuali troppo alte.

Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, “l’aumento dei costi aeroportuali a Berlino rende più interessante per noi spostare gli aeromobili verso alternative a basso costo in altre regioni della Germania e dell’Europa”. Ne trarrebbero beneficio quindi gli aeroporti minori di Lipsia e Norimberga, come ipotizza N-tv.

È da tempo che Ryanair chiede al Bundesregierung e ai principali aeroporti tedeschi di ridurre le tasse aeroportuali e le tasse federali. Nella primavera di quest’anno la compagnia irlandese aveva iniziato a ridurre la propria presenza su Francoforte, rinunciando all’aeroporto più grande del Paese. Anche in questo caso, erano state additate come motivo della scelta le tasse troppo elevate. Come commenta lo Spiegel, la mossa di limitare il traffico su Schönefeld non è quindi una sorpresa.

Non c’è solo Ryanair, anche easyJet sembra avere problemi con i costi di Berlino. Già in primavera aveva annunciato drastiche riduzioni della propria flotta e del proprio personale sull’aeroporto della capitale, a partire da quest’inverno.

L’azienda prevede di trasferire 11 dei 18 veivoli presenti a Schönefeld e spostare per questo 200 dipendenti. Il motivo riportato è lo stesso, il costo elevato delle tasse aeroportuali. La strategia risolutiva è anche uguale a quella della concorrenza: spostarsi su aeroporti minori e meno costosi.

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