Ryanair: l’intesa sui Boeing 737-10, un accordo trovato dopo i ritardi sulle consegne dei B737-8200


Magicamente dopo che le trattative tra Boeing e Ryanair erano state interrotte oltre un anno e mezzo fa, e’ invece arrivato come un fulmine a ciel sereno l’annuncio dell’ordine per 150 B737-10 e l’opzione per altri 150.

Giusto sei mesi fa Ryanair annuncio’ di voler fare il retrofit con le split blended scimitar winglets ai B737-800NG, in totale giusto 409, tutti quelli in flotta. Ciò faceva pensare all’allontanamento dal prossimo ordine. Invece e’ stato un tamponamento della situazione, ma pure la classica perfezione gestionale di un vettore che continua a crescere, perché e’ guidato da chi e’ in grado di farlo puntualmente e chirurgicamente. Come al solito O’Leary ci ha stupiti con il suo classico colpo di magia.

Insomma una serie di fattori, unitamente ai ritardi della Boeing sulle consegne dei Boeing 737-8200 , una cosa nota da tempo, che alla fine ha sicuramente pesato sulla entità economica della transazione.

E’ noto che Ryanair negli ultimi 24 mesi abbia sofferto non poco di questi ritardi che hanno condizionato non solo la pianificazione network a livello di studi della rete con l’impiego e dislocazione dei nuovi velivoli. Ma pure sul piano commerciale.
Non oltre il fatto che un’azienda può soffrirne in termini di mancati guadagni proprio per lo slittamento delle consegne rispetto al suo budget di pianificazione a suo tempo redatto. Un aereo significa un certo volume di passeggeri annuali raccolti sulle rotte, che può’ operare. Tanti diventano un certo intoppo per un’aerolinea fortemente strutturata sul controllo dei costi, su quello che intende e pianifica di incassare nella sua ottica di continua espansione. Non solo nei confronti del cliente, ma pure con i suoi competitor da sempre.

Anche se Michael O’Leary ha detto di aver ricevuto un modesto sconto, e’ chiaro che ha giocato il fatto che se il fornitore e’ in ritardo, insomma un certo livello di penali le deve pagare. Come in ogni contratto che si rispetti e’ una cautela imporle, sia da una parte che dall’altra.

Il tutto avrà portato Ryanair a una posizione di vantaggio, perché di ritardi sulle consegne ve ne sono stati molti, come anche O’Leary e pure l’AD di Ryanair DAC Wilson ci dissero nelle interviste che ci rilasciarono qualche tempo fa.
Visto il fatto “che ognuno tira l’acqua al proprio mulino” e’ non si fa beneficenza negli affari, la situazione potrebbe aver giocato a favore e non poco. Questo, rispetto proprio al periodo della rottura delle trattative che era quando i primi erano sulla via di essere consegnati.

Ora, il primo B737-10 andrà in consegna fra quattro anni nel 2027 ed e’ congrua e ragionevole questa decisione. Il tutto perché c’è da tenere in considerazione che Boeing deve ancora certificare il B737-10 ed e’ già da un certo tempo che su questo e’ calato un velo. Infatti era noto che FAA voleva certificare prima la versione -7 e poi la -10. Questo lasso che intercorre da ora al 2027 potrebbe essere più che ragionevole per vedere il primo B737-10 nei colori Ryanair.

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