
Un’accoppiata spettacolare sono questi due aerei nati dalla matita dell’Ing. Bazzocchi della Aermacchi che a bordo hanno visto generazioni di imiti e poi tanti diventati istruttori. Due aerei che hanno venduto molto e hanno affascinato tanto.
I trainer o addestratori sono stati una componente di prodotti per la maggior parte di costruzione nazionale che nella vita dell’Aeronautica Militare sono stati fondamentali per fare crescere i piloti di ieri, oggi è quello che sarà per quelli di domani.
Nella prima foto c’è’ il MB326 , l’esemplare oggi e’ civile e fa parte della collezione Catellani. Invece l’altro e’ un MB339CD in servizio con la Forza Armata.
Le foto sono di Augusto Laghi che ha carpito i momenti esatti per dare a ognuno la giusta loro fisionomia. Per un aereo caratterizzarlo e’ importante.

Non e’ italiano di progettazione e costruzione , ma in Italia ha trascorso molto tempo il T-6 Texan che non solo come addestratore o aereo da collegamento e’ stato un caposaldo dell’Aeronautica Militare del dopoguerra dai suoi primi giorni agli anni 70. Gli esemplari sono arrivati nel dopoguerra grazie agli aiuti ed erano di serie e costruzioni diverse.

Nel dopoguerra nel 1947 volo questo aereo, il Fiat G-46, qui nella versione 4b nato dalla mano dell’Ing. Gabrielli. Poi prodotto tra il 1948 e il 1952. Nonostante le distruzioni del periodo bellico, l’industria aeronautica nazionale di rimbocco’ le maniche e riparti con buone prospettive per il futuro. Qui nella foto e’ l’esemplare con l’immatricolazione I-AEKA. Il velivolo e’ di proprietà della famiglia Sorlini.

Passiamo a quest’altro aereo , il SIAI 208AM che in febbraio vi abbiamo descritto nell’ambito dei corsi di cultura aeronautica tenuti temporaneamente anche a Forlì. E’ un aereo che fa parte dell’Aeronautica Militare da oltre 50 anni con un impiego variegato dall’addestramento al collegamento, traino alianti.

Un’altro aereo in servizio e’ questo SIAI SF260EA, lo sviluppo del SF260 a pistoni. L’Aeronautica Militare adotto’ per un periodo anche la versione turboprop. La versione EA acquistata in 30 aerei e’ quella che espleta tutt’oggi la formazione iniziale dei piloti militari. Fortemente apprezzato come tipo di aereo per le sue caratteristiche e prestazioni. Un prodotto di un’altra matita eccellente l’ing. Stelio Frati.

Il futuro e’ questo, il T-346A , o M-346 come e’ la denominazione di progetto. E’ un prodotto italiano nato da una evoluzione del progetto congiunto Yakovlev-Aermacchi 130. Ognuno sviluppo’ poi un aereo differente. L’Italia installo’ un tipo di motore della Honeywell ITEC F124. L’avionica e’ fortemente digitalizzata e questo aereo e’ stato preferito dall’Aeronautica Militare Israeliana e da altre Forze Aeree. Il fatto che Heyl Ha’Avir li abbia acquistati e che nel futuro ne dovrebbe acquisire altri dà lustro alle capacità del programma. In Italia e’ in servizio a Lecce e Decimomannu all’IFTS. Un modo anche per fare degno marketing con la formazione dei piloti stranieri e un’ottima sinergia tra Leonardo e Aeronautica Militare.