Catania : l’incendio al terminal A e’ costato il 5% di passeggeri

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L’incendio al terminal A di Catania sarebbe costato un 5% di passeggeri. E’ quanto l’AD di SAC ha dichiarato al quotidiano Il Sole 24 Ore nel fare un bilancio del fatto che ha stravolto l’operativita’ dello scalo dalla tarda serata del 16 luglio 2023 fino a qualche giorno fa quando ENAC con prescrizioni ne ha autorizzato nuovamente il suo utilizzo.

Nico Torrisi – AD SAC fa un complesso calcolo che alla fine porterebbe a questo consuntivo di passeggeri perduti.

Nei 24 giorni sono partiti oltre 1100 bus verso Comiso, Palermo e Trapani per trasportare i passeggeri che si dovevano imbarcare sui voli atterrati altrove.

Torrisi dice che fino a prima dell’incendio erano transitati 823mila passeggeri. A questi sono da aggiungersi i 100mila atterrati e partiti da Comiso. L’anno scorso in luglio sono stati gestiti 1,123 milioni di passeggeri. Nel periodo dell’emergenza 130mila sono arrivati e partiti da Trapani e poco più di 50mila da Palermo. Sommando tutto uscirebbe questo 5% in meno di traffico.


Non parla però in termini finanziari di quanto sia stato il mancato incasso da parte del gestore, delle spese sostenute per riattivare nel breve lo scalo von il terminal C e B oltre ai lavori al terminal A. Oltre alla ricaduta di costi e mancati incassi di tutto il business aeroportuale da parte di chi opera con l’aeroporto a partire dai negozi e tutto il resto.

Aggiungiamoci una certa perdita di immagine come tutti questi fatti comportano e la ricaduta sui territori che insistono nell’area di riferimento dell’aeroporto etneo.

Certamente per i conti di SAC e di tante altre realtà sono state un peso importante e ne avevamo parlato già in un altro articolo. Da ora in poi tutto il recuperabile e anzi di più sarà fruttuoso per coprire le perdite sostenute.

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