
All’APG World Connect abbiamo incontrato Richard Burgess – Presidente di APG Network, il quale ci ha concesso un’intervista , doveabbiamo parlato di tanti argomenti, dalla situazione dell’andamento del traffico, le nuove tecnologie, la sostenibilità ambientale futura e dei suoi svariati problemi.
Che situazione del trasporto ci sarà nel 2024?
Prima di affrontare i temi futuri, farei un’analisi su quello che é stato l’anno in corso e la situazione che abbiamo vissuto nel periodo Covid e post-Covid.
Che cosa ci puó dire?
Il 2023 e’ stato un anno di recupero dal Covid. Le attività di volo sono più o meno ritornate ai livelli del 2019. In quest’anno, é stata notata una elevata domanda inaspettata, composta sopratutto da chi per qualche anno non ha potuto incontrare i famigliari, oppure non é andato in vacanza. La scommessa é stata , che gli aerei sono rimasti parcheggiati nel deserto o aeroporti per due anni. I piloti somo stati licenziati. Quindi, c’é stata la necessità di rimettere in servizio gli aerei e nuovamente assumere i piloti. Il tutto, per l’unica condizione di far ripartire i voli.Questo, non e’ possibile farlo tutto subito. Quindi, le linee aeree non potevano farlo immediatamente e si sono scontrate con la rapida forte domanda che arrivava dal mercato.
Come vede quindi il 2024?
Il prossimo anno sara’ l’anno del ribilanciamento di tutto. Inizialmente , si vedrà una ripresa soft , ma che porterà poi a raggiungere , ciò che il mercato chiede in termini di capacità offerta. Però fate attenzione che ci saranno diversi ritmi. L’Africa continuerà a volare sugli stessi livelli, perchè non ha subito contraccolpi. Gli USA cresceranno, sia per voli nazionali, che internazionali. Così, come l’Europa e tra USA e Europa continuera’ ad aumentare.
Sui vettori?
Guardando sui vettori, Turkish Airlines ha sempre avuto diversamente un network stabile. La Cina riprenderà costantemente.
La Cina?
Nel primo trimestre 2023, i voli dalla Cina erano ancora sotto del 50% e i cinesi vogliono ritornare a volare. Ma tutto quanto non e’ quel che luccica, perché l’economia cinese non sta andando del tutto bene, ha un profilo altalenante e questo limita la propensione alla spesa dei cinesi per viaggiare. Però ricordiamoci, che la classe media in Cina é costituita da 400 milioni di persone e prima o poi ritornerà a viaggiare. Quando? Forse nel 2024 o il 2025.
L’India?
E’ un mercato interessante, perchè a differenze di altri non ha subito contraccolpi. E’ un ambiente, che ha larghi margini di crescita, perchè ci sono poche aerolinee, a differenza della Cina e tante persone che potranno viaggiare in futuro. Il governo supporta la crescita del trasporto aereo. Air India e’ stata velocemente privatizzata. IndiGo ha un portafoglio ordini di aerei veramente gigantesco con Pieter Elbers ex CEO KLM ai comandi. Tutto questo potrà portare ad una importante crescita in un paese, dove c’é ancora spazio per farlo.
Il cargo?
Quindi il 2024, vedrà un incremento costante dal lato passeggeri. Diversamente, dal lato cargo e’ stato forte nel periodo del Covid per trasportare i vaccini e i dispositivi di prevenzione. A quel momento, non c’erano voli passeggeri e quindi i costi sono aumentati. Poi c’é stata la ripresa dei voli, ma pure l’apparizione dell’inflazione, che ha bloccato i consumi e quindi ora il cargo e’ in discesa. Nel 2024, é presumibile un sostanziale ribilanciamento.