L’eterno dilemma, Milano Malpensa..hub si o no? Oppure meglio tanti vettori?

il

Gli anni passano, ma questo argomento tiene banco sulla stampa , ma non negli addetti al settore. A quale ci riferiamo? Ma alla questione se Milano Malpensa deve essere sede di un hub carrier oppure no.

In particolare la stampa locale attorno a Malpensa lo ha di nuovo tirato fuori l’argomento dal cassetto quando e’ arrivata l’ufficialita’ sulla notizia della chiusura da parte di ITA Airways dell’unica sua rotta rimasta, la Milano Malpensa – New York JFK.

A sgombrare e fugare i dubbi sulla cosa dell’hub carrier sìo meno, ci ha pensato Armando Brunini – AD di SEA Aeroporti di Milano e gestore dei due scali milanesi. Poco dopo l’uscita della notizia lo ha fatto in almeno due occasioni, la conferenza stampa di easyJet a Palazzo Giureconsulti prima e dopo nell’ambito di un panel di ANSA.

Senza voler riportare cose inesatte o male interpretate nel podcast al link dal minuto 28:10 in poi:

https://www.ansa.it/sito/notizie/ansa_incontra/2023/12/13/sea-la-sfida-degli-aeroporti-italianiconnessi-e-sostenibili_9eebb06b-4a9a-4b34-a48d-d34850cc8f18.html

c’e’ tutto il pensiero giusto, razionale e concreto di Brunini.

Il quale indica che la quota di ITA Airways e’ piccola, lo 0,5% e che Malpensa e’ servita da 76 vettori che collegano oltre 100 destinazioni. Ci sono altre 6 compagnie su New York. Altre interessate ad operarvi in futuro. Brunini dice che la connettivita’ di Malpensa e’ alla pari di quella di Barcellona, Bruxelles e Vienna. Malpensa con il portafoglio di destinazioni, vettori e destinazioni. Secondo lui e’ meglio cosi, che avere un hub carrier. Ha praticamente suggerito il fatto che dove in caso di default, l’evento si porterebbe via in un colpo solo anche il 50% del traffico. Lo ha pou detto nell’ambito dell’incontro con la stampa a margine della presentazione recente dei risultati easyJet. Su ITA Airways ha detto “hanno fatto bene nel volersi concentrare su Roma Fiumicino dove e’ il loro hub che hanno scelto”. Per altro anche Lufthansa ha scelto quel posizionamento nell’ambito dell’acquisizione in itinere.

Insomma il futuro disegnato per l’aeroporto piu’ grande di Milano, sara’ quello che viviamo al presente. Quindi un traffico formato da un network costruito dalle proposte eterogenee di tanti vettori, che allo stesso modo per il gestore danno una garanzia superiore, rispetto ad un hub carrier che negli anni a venire e’ difficile che comparira’. Brunini come e’ di suo modus operandi e’ sempre come manager una persona con un obiettivo realista, attuale e concreto anche nel domani e non solo nell’oggi. I risultati maturati fino ad ora gli danno assolutamente atto.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.