Palermo: gli oggetti abbandonati e non reclamati all’asta di sabato


L’aeroporto di Palermo ha diffuso varie foto che rappresentano l’entita’ degli oggetti che troveranno all’incanto chi andra’ all’asta nella mattinata di sabato.

Questi beni sono stati dimenticati e non reclamati da chi li ha lasciati all’aeroporto di Palermo in arrivo o partenza.

C’e’ proprio di tutto da una chitarra, tanti telefoni e altra elettronica. Poi occhiali, bottiglie di vino, overboard, borse e altro ancora. Sembra impossibile che si raccolga tutta questa merce, non solo di poco valore. Bensi molti oggetti sono di considerevole rilevanza economica.

Gll oggetti dimenticati e non reclamati sono stati composti in lotti definiti.

Chi vuole tentare di acquistare all’asta questi beni si potra’ recare in aeroporto a Palermo nella giornata di sabato 13 gennaio presso la palazzina ex ENAC. La visione degli oggetti composti nei lotti messi all’asta saranno disponibile per visione dalle 9 e successivamente dalle 10:30 iniziera’ l’attivita’ del battitore.

Cosa scrive l’aeroporto di Palermo

Sabato 13 gennaio, alle 10.30, si svolgerà l’asta degli oggetti rinvenuti in aeroporto tra il 2019 e il 2022. La partecipazione è aperta a tutti. Dalle 9 sarà possibile visionare gli oggetti, mentre il battitore comincerà alle 10,30.

La vendita all’incanto è organizzata dall’istituto vendite giudiziarie di Palermo (società Sofir, info su ivgpalermo.com) ed è l’ultimo passo di un processo di assistenza che Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale “Falcone Borsellino” di Palermo, fornisce ogni giorno ai passeggeri per il recupero degli oggetti smarriti, attraverso un ufficio apposito (email: oggettismarriti@gesap.it – telefono: +39 091 7020265). Tutte le info sono sul sito dell’aeroporto di Palermo.

Infatti, gli oggetti rinvenuti in aeroporto o a bordo degli aeromobili, entro 48 ore dal loro ritrovamento, vengono trattenuti presso la cassaforte dell’ufficio, in aerostazione. Ad essere recuperato dai legittimi proprietari è circa il 70% degli oggetti.

Trascorsi due giorni, gli oggetti smarriti non rivendicati vengono trasferiti in almeno tre depositi e possono essere ritirati contattando l’ufficio. Le modalità per il rientro in possesso degli oggetti saranno comunicate esclusivamente ai legittimi proprietari.

Trascorso un anno, i beni non rivendicati diventano di proprietà dello Stato. In sostanza, solo una piccola parte del totale dei beni dimenticati in aeroporto e negli aeromobili andrà all’asta. L’incasso della vendita all’incanto, al netto dei costi per l’organizzazione dell’evento, saranno versati all’Erario.

Per dare un’idea, nel 2023 gli oggetti smarriti e ancora in parte recuperabili, sono stati 3500, di cui oltre il 70% riconsegnati ai legittimi proprietari. Sono stati finanche consegnati oggetti in Canada, Indonesia, Cina e Stati Uniti d’America. Gesap ha processato 2700 email.

“Grazie al lavoro dell’ufficio oggetti smarriti – dice Salvatore Burrafato, presidente di Gesap – riusciamo a consegnare ai legittimi proprietari, entro 48 ore, oltre il 70 per cento degli oggetti, un’altra percentuale entro l’anno. Ciò che finisce all’asta è una parte residuale del totale che non viene rivendicato. I proventi saranno versati all’Erario”.

Tanti i lotti messi in vendita per l’asta, per un totale di oltre 3 mila oggetti raggruppati in lotti. C’è molto interesse per i telefoni, iPad, iPhone, pc e tablet Mac. All’asta pure un televisore e un iMac da 27 pollici. I lotti più corposi riguardano 650 occhiali da sole e da vista 98 auricolari senza fili, cuffie, abbigliamento, borse, zaini, trolle

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