
I tempi sono cambiati anche nel trasporto aereo e da quell’esclusivita’ di qualche decennio fa’ si e’ passati ad una generale promiscuita’ con una uniformita’ delle cabine da cima a fondo dell’aereo, senza paratie o tende, che continuano pero’ ad esserci in molti aerei se le classi di servizio sono molte di piu’ della classica economica.
Questo e’ un tema che fa dibattere nei commenti, tra i pro e i contro. Perche’ essere quindi verso una o quell’altra politica impostata dai vettori. E’ chiaro che da tempo il no frills ha preso piede ed e’ oramai una quotidianita’, pero’ continua ad esserci ancora il prodotto tradizionale e qualcuno rimane un po’ spaesato. Specie chi vola poco, e’ abituato al nuovo, perche’ non ha vissuto il vecchio per eta’ oppure sfortuna o fortuna. Altresi’ per la differenza di quanto si chiedeva per volare 50/60 anni fa’ rispetto ad ora.
Qualche giorno fa’ volando sull’A321neo di ITA Airways, dopo aver fatto imbarcare i passeggeri titolari di priority, perche’ in questo caso e’ uno status raggiunto e non per un supplemento . Infatti in un certo modo di volare, forse troppo tradizionale, se nel programma di fidelizzazione di questo o quell’altro vettore, chi ne ha la titolarita’ ed e’ un livello piu’ alto del normale passeggero, a questo punto spunta fuori la differenza. Di qui’ che per vari viaggiatori c’e’ stato lo sconcerto nel vedere la paratia fisica tra business class e premium economy e poi la tendina per la economy. In passato era normale e lo e’ tuttora in mercati tipo Medio Oriente, Asia, Africa. Insomma, chi paga di piu’ vuole questa differenza e la compagnia aerea non lo impone, anzi la deve predisporre e configurare l’aereo per come vuole un certo mercato. No way.
Ma poi nell’ottica della cabina passeggeri unica con nessuna tendina e tutti siamo uguali, se poi le stesse compagnie aeree lowcost inventano i bundle o pacchetti con l’accesso prioritario ai controlli di sicurezza e spuntano le corsie o i recinti per l’imbarco sull’aereo. Il tutto dove per quell’esclusivita’ di imbarcarsi per primo poi si attende in piedi sulla passerella o peggio sul piazzale. Insomma nel modo no frills del viaggiare c’e’ comunque quella differenza, che poi a bordo non si vede e per molti e’ sinonimo di un uguaglianza che poi non c’e’.
Quindi qual’e’ meglio l’esclusivita’ della foto di apertura, che ritrae negli anni settanta e cioe’ mezzo secolo fa’ un a First Class del ponte superiore di un B747 Braniff oppure l’uniformita’ di un B737/800 Ryanair, messo a confronto con disprezzo per la tendina di un B737/800 KLM, un A220/300 Air France oppure un A321 Lufthansa.
L’uguaglianza non c’e’ mai stata e non ci sara’ mai, perche’ anche sulle tariffe c’e’ diseguaglianza tra gli stessi livelli tariffari di questo o quell’altro benefit della classe economica per restrizioni o non, nella flessibilita’ e sul principio di chi prima prenota paga meno o per effetto del revenue management. Si, perche’, c’e’ caso che chi ha comprato quel biglietto 7 mesi fa’ paghi di piu’ di uno che lo ha fatto tre mesi dopo.
Quell’uguaglianza, che qualcuno sbandiera nei suoi pensieri, non conosce, che alla fine la compagnia aerea deve fare profitto e cercare di non perdere soldi globalmente. Forse su un volo ci perde e su altri ci guadagna, ma alla fine tirando la riga dei conti come si diceva tanto tempo fa’ quando si risolveva un problema di matematica senza le calcolatrici, il conto deve sempre tornare. Quindi a questo punto, qual’e’ la differenza pratica o ideologica della differenza di classe tra che vi sia la paratia o la tendina, oppure senza?