
Il Sindaco di Sesto Fiorentino si esprime sui social sulla questione della nuova pista e dell’espansione dell’aeropoorto di Firenze, il quale sussiste in parte sul suo territorio comunale.
Altro giro, stessa pista
Ci riprovano, di nuovo il progetto del nuovo Aeroporto di Firenze al Ministero in commissione di VIA.
E di nuovo il Comune di Sesto Fiorentino, come ormai fa dal 2011, ha pazientemente riepilogato tutti i pareri di contrarietà al progetto redatto da ENAC e Toscana Aeroporti e che anche stavolta secondo noi non ha rispettato buon senso, volere dei cittadini e sentenze dei giudici.
In particolare abbiamo evidenziato come secondo le nostre valutazioni tecniche il progetto:
– Non tiene conto delle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che dettero ragione a Comuni e comitati e bocciarono il precedente progetto e nemmeno tiene conto del parere della commissione ministeriale VAS che si è già espressa in maniera molto negativa sull’attuale progetto
– Non valuta con la dovuta attenzione l’impatto sulla salute di noi abitanti della Piana e su territorio, suolo, aria e sicurezza idraulica (come se l’alluvione che ha colpito Campi a novembre scorso non fosse mai avvenuta)
– Non risolve l’incompatibilità del progetto con il territorio e la sua pianificazione, infischiandosene di modificare una viabilità, già satura, verso una delle più grandi aree industriali del centro Italia: l’Osmannoro
– Non approfondisce adeguatamente gli studi necessari a valutare la sicurezza locale per incidenti aerei
– Non considera l’interesse naturale delle Oasi WWF e Legambiente sul tragitto dei loro aerei, compreso il rischio di incidente aereo dovuto all’impatto con gli uccelli presenti (bird strike)
– Se ne infischia della pianificazione che il nostro Comune ha fatto negli anni per quelle aree, in particolare in merito alla presenza del Polo Scientifico dell’Università di Firenze (che infatti ha presentato un parere contrario molto puntuale e articolato)
– Non viene assolutamente presa in considerazione l’“Opzione 0”, cioè la sistemazione e riduzione dell’impatto dell’attuale aeroporto (prevista nel 2003!), considerando imprescindibile la nuova pista e il raddoppio dei passeggeri.
Insomma, Il nuovo aeroporto lì non ci sta, non ci stava nel 2011 e continua a non starci oggi.
Anche se pare assurdo dopo tanti anni continuare a ribadire le stesse cose noi non ci stanchiamo e continuiamo a farlo con determinazione.