É noto che da qualche tempo le navi nel Mar Rosso non sono più sicure a navigarlo per le azioni degli Houthi. Ma pure gli aerei debbono fare attenzione. Quindi voli piú lunghi ed automaticamente costi incrementati per i vettori per l’incrementata usura degli aerei, impiego del personale, tasse di sorvolo e più carburante bruciato.
Recentemente nel weekend due aerei Air France diretti nel sud est dell’Africa hanno fatto marcia indietro. La stessa cosa il 2 novembre ha fatto un volo Austrian Airlines da Vienna a Mauritius, scaramanticamente é la OS17. Già prima allungava sorvolando il Mar Rosso, evitando le criticità del Sudan e del Sud Sudan. Ma poi stando attenti allo Yemen , sviando su Eritrea e poi Gibuti, Etiopia ed evitando la Somalia. Insomma “un giochetto a zig zag o quasi.

Questa é la rotta del volo OS17 del 31 ottobre. Tempo di volo 8 ore e 53 minuti.
Il volo del già citato 2 novembre.

In totale oltre 10 ore di volo, ma non é atterrato a Mauritius. Bensì a Vienna.
Il 3 e 5 novembre, evita completamente il sud del Mar Rosso ed il Corno d’Africa, sorvola tutta l’Arabia Saudita, entra in Oman e sbuca in Oceano Indiano e volando poi direttamente su Mauritius. In totale tra 10 ore e 33 e 10 ore e 45 minuti. Praticamente quasi due ore a tratta in più.

Anche i profili di volo, prevedono la “step climb”, cioé salita a gradini per ottimizzare i consumi di carburante. L’aereo é quasi sempre “pesante” con passeggeri, bagagli e merci.
L’extra time incide per almeno un 40mila € in più a segmento. Il costo esatto lo conosce la compagnia aerea. Ma queste piú o meno sono le quotazioni di mercato. Ovviamente per chi va a Mauritius , tutto deve essere moltiplicato per due.