La 155esima IATA Slot Conference é da domani a Singapore


Quattro giorni per discutere dell’estate 2025 e non solo é il tema che costituisce il main topic della 155esima IATA Slot Conference, la quale si tiene quest’anno a Singapore nell cornice esclusiva del complesso alberghiero del Marina Bay Sands, ideale anche per eventi del segmento MICE.

Questo é uno dei classici incontri dove si discute di network facendo tra le parti networking. Quindi il futuro dei network degli aeroporti, fattore importante per le compagnie aeree interessate ad uno slot o più per aprire nuovi collegamenti. Oppure meglio posizionarli nell’arco della giornata qualora sia di interesse. Ma pure strategie comuni sul corto/medio/lungo termine. La stessa cosa per le compagnie aeree dove con gli aeroporti discutono di futuro a livello di sviluppo.

L’evento partirà domani 19 novembre e si chiuderà venerdi 22 novembre.

Quali sono gli exhibitirs italiani. Leggiamo dalla pagina dell’evento che ci saranno Bergamo con SACBO, Bologna con AdB, Firenze e Pisa con Toscana Aeroporti, poi Milano con SEA Aeroporti di Milano, ADR con Roma Fiumicino e Ciampino. Quindi per ultima e’ Gruppo SAVE con Venezia, Verona, Treviso e Brescia.

Quale e come sara’ l’estate 2025? Sicuramente ha gli effetti geopolitici per una parte di mondo dovuta alla guerra in Ucraina e il bollente Medio Oriente. Poi ci aggiungiamo i problemi dei costruttori con i loro ritardi oer i motivi piu’ disparati. Si parte come ben sappiamo dai ritardi e gli scioperi di Boeing , il blocco della produzione a Seattle per quasi due mesi si fara’ sentire. Poi ci sono i ritardi di Airbus. Ma se tutti e due hanno problemi per rallentamenti di vario genere anche la supply chain ne viene colpita da loro. Oppyre é al contrario che colpisce i produttori o chi deve rimettere in efficienza qualsiasi cosa. Perché gli shortage non sono solo per i motori, ma per tutto il resto. Quindi, avendo parlato di motori, cio’ che é relato sono le problematiche che fanno poi affliggere compagnie aeree e lessor, che hanno scommesso su di loro come gamechanger, che poi non si sono rivelati, quanto tali. Chi fa ACMI sarà tranquillo che per ancora tre o quattro anni piazzerà tutti i velivoli disponibili per “aiutare” sia legacy carrier, che leisure nel poter operare e soddisfare tutta la domanda proveniente dal mercato. Valvole di sfogo non ve ne sono, neppure dai lessor, dove i ritardi sulle consegne non favoriscono il business, perché gli aerei in leasing vengono prorogati e il remarketing e drammaticamente sceso sopratutto per il medio raggio, da una quota che qualche anno fà era di poco inferiore alla metà ad un volume praticamente inesistente.

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