Salerno funziona solo in entrata? Perché?


A 9 mesi dal rientro in esercizio dell’aeroporto di Salerno, i risultati del traffico mostrano luci e ombre. I numeri sono buoni ci mancherebbe altro, ma non c’é quella omogeneità sui flussi in qualche caso per mantenere le rotte da una stagione all’altra. In particolare il nazionale, tre destinazioni su 6 non ci saranno quest’anno. Sembra quadi che il basso average ticket value e l’origine dall’area della catchment non siano decollati. Secondo una recente indagine il prezzo medio dei biglietti nazionali per il 2024 e’ di 34€. Salerno in compagnia con Forlì e’ al penultimo posto. Pescara all’ultimo li batte con 31€.

Infatti, facendo un raffronto tra l’estate 2024 e quella del 2025 si nota quanto segue:

Volotea

Partiamo da Volotea perché é stato il primo vettore ad atterrare in assoluto. Quella mattina dell’apertura ci fu uno sprint tra loro ed easyJet , atterrata poi qualche minuto dopo.

Volotea ha messo sul piatto Nantes, che ha funzionato e cresce nel 2025 estendendosi in settembre e ottobre. Apre Marsiglia e Lione per luglio e agosto.

Chiudono a fine giugno sia Catania, che Verona. Tutti e due sembrano non essere andate molto bene sia nei numeri, che sopratutto nella redditività. I prezzi anche quasi sotto data sono con la tariffa d’entrata .Salvo cambiamenti, quale sarà l’inverno?

easyJet

easyJet, atterrata per seconda vede che Milano Malpensa non opererà in luglio e agosto, il peak season anche per il turismo verso le aree balneari delle costiere e a scendere fino a Maratea o Scalea in qualche modo volendo. Tra l’altro tra fine marzo e fine giugno. Poi da settembre a fine ottobre vola bisettimanale contro le cinque frequenze attuali alla settimana dell’orario invernale.

Come abbiamo scritto qui ci saranno Berlino , Londra Gatwick e Ginevra, non Basilea rispetto all’anno passato.

Ryanair

Ryanair, la terza grossa linea aerea arrivata nel 2024 e’ alla fine la piu’ regolare. Ma sopratutto non chiude nulla di cio’ che ha aperto. Quindi nell’estate 2025 ci saranno Bergamo con tre o quattro voli settimanali, Torino sempre con tre frequenze alla settimana, Londra Stansted con due voli settimanali. Più le nuove Charleroi e Vienna, entrambe bisettimanali. Il saldo e’ a piu’ 4/5 voli alla settimana.

Universal Air

Universal Air che nell’estate 2024 ha operato per qualche mese su Malta, non ci sarà.

Wizz Air dopo aver provato varie destinazioni, nel 2025 rimane solo con Tirana, tre voli settimanali anziche 2. Sempre due i voli per Bucarest. Niente Budapest, Katowice e Sofia.

E veniamo alle novitá per il 2025

Entra British Airways su Londra Gatwick da maggio com quattro voli settimanali. Quindi Vueling su Barcellona da luglio con tre voli alla settimana e Parigi Orly dalla terza decade di giugno con tre voli settimanali. Scendono a due da metà settembrea tutto ottobre.

Non ci sono i voli Jet2.com recentemente soppressi sia per Birmingham, che Manchester. Azzerate le vendite anche per il 2026, gia’ in vendita.

Insomma, Salerno attrae, Napoli ha necessità di liberare un po’ di slot per gli aumenti delle attività, vedi per i nuovi voli su USA e Canada che valgono di più. Uno slot equivale che sia un volo nazionale o un widebody intercontinentale. Salerno allo stesso tempo sul nazionale rimane solo con Milano e Torino. Quello che manca é un flusso outgoing, anche a livello di average ticket fare soddisfacente. Infatti la conferma viene dall’indagine fatta da Leonard Berberi su Corriere.it dove qui indica in 34€ il prezzo medio del biglietto nazionale. Salerno é quasi in testa per gli aeroporti piu’ convenienti per i passeggeri, il primo e’ Pescara con 31€. Salerno condivide con Forlì. Forse questo va bene per i passeggeri, non altrettanto per le compagnie aeree, che ovviamente se quella é la media del valore, questo e’ il significato del perché alcune rotte , il 50% di quelle nazionali, non sono sopravissute tra il 2024 ed il 2025. Su sei , tre non ci sono più e Milano Malpensa di easyJet non ci sarà per tutto luglio e agosto 2025.

Diversamente sull’internazionale tiene e anzi si allarga su alcuni mercati, meno su altri dove il fattore “price sensitive” butta lo yield sotto la media desiderata dal vettore per “tenere in piedi” i voli. Tutto, fatta eccezione per Jet2.com dove il solo volo e’ minimale, si trattavano di voli settimanali. Il vettore punta al viaggio volo piu’ soggiorno e magari auto a noleggio e ancillare. Insomma le opzioni piu’ remunerative. Quindi se non si vende il segmento dove punta di piu’ e la compagnia aerea vende di piu’, si chiude.

Business aviation

La business aviation e’ quella che funziona, anche per le limitazioni di Napoli. Ma sopratutto si é preso quel segmento delle medie/lunghe soste, che fino a prima della riapertura andavano riposizionati in primis in Puglia, poi Calabria, Pescara e fino anche a Bologna o altri aeroporti vicini con spazi. Qui il business non va solo guardato sull’arrivo e partenza, ma sopratutto il carburante ed i servizi collaterali come corse con van a noleggio. Oppure i catering esclusivi richiesti da questi voli.

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