Non solo merci in arrivo e partenza. A Roma c’é ora il fenomeno del transito. Intervista a Ivan Bassato (ADR)


Il cargo a Roma Fiumicino é una voce minoritaria in termini di entrate per Aeroporti di Roma, anche se il gestore non la trascura. Anzi analizza e monitorizza il suo andamento per ricavarne tutte le possibili variazioni e novità che accadono come ad esempio il nuovo fenomeno della merce in transito alla stessa stregua di ciò che accade da tempo per i passeggeri. Tutto questo produce entrate ed e’ giusto dare attenzione anche a questo fenomeno. Di tutti gli aspetti relati al traffico cargo ne abbiamo parlato con Ivan Bassato – Chief Aviation Officer di Aeroporti di Roma.

E’ una nuova opportunità per Roma Fiumicino questo gateway hub UPS?

Lo é senza dubbio! Noi stiamo lavorando tantissimo sullo sviluppo del traffico cargo. Perché abbiamo una visione di traffico cargo molto integrata con il traffico passeggeri. Le compagnie aeree hanno bisogno di ottimizzare la redditività dei loro collegamenti, sopratutto quelli a lungo raggio. Per farlo, c’e’ bisogno della componente passeggeri, ma c’é bisogno anche della componente merce in stiva. Noi siamo un aeroporto con moltissime rotte , con moltissime compagnie aeree, via Fiumicino si riescono a raggiungere molti posti nel mondo, anche complessi da raggiungere ed e’ proprio l’integrazione di tutti i segmenti di domanda e di offerta in una infrastruttura così grande e così importante, che determina le prospettive future di crescita.

Quanto pesa il cargo per ADR nel suo bilancio?

Pesa relativamente poco in termini di ricavi, però dobbiamo avere la capacità di vedere il business del trasporto aereo fatto dalle compagnie aeree come una integrazione tra i revenues dei ricavi che provengono dal segmento passeggeri e quelli che provengono dal segmento merci.Quindi, ecco che rotte che in alcuni mesi dell’anno , che magari potrebbero avere delle difficoltà con il solo traffico passeggeri, in  realtà sono sostenute dal traffico merci. Quando si va in alcune regioni del mondo e si connettono con regioni cosi diverse del pianeta, come avviene nel caso di Fiumicino, é importante avere entrambi i contributi.

C’e’ solo traffico merci in entrata e uscita punto a punto , oppure anche le merci transitano da Fiumicino?

Si, grazie a questa grande connettività abbiamo questo nuovo fenomeno del cargo in transito. Quindi non solo cargo originante, non cargo terminante su Fiumicino, quindi no import e no export diretto, ma via Fiumicino. Dal 10 al 15% dei nostri volumi nel corso del 2024 sono volumi di merce in transito.

Diciamo che é ITA Airways che fa questo?

Prevalentemente ITA, ma non solo. E’ in collaborazione con le altre compagnie aeree. ITA sicuramente ha un ruolo fondamentale in questo.

Avete piani per ingrandire la struttura?

Qui ci troviamo nel comparto della cargo city dell’aeroporto di Fiumicino, da masterplan c’e’ la possibilità di allargarci, di espanderci, lo stiamo già facendo. Quindi questa aerostazione merci sta già crescendo, si sta espandendo. Ma in realtà abbiamo la possibilità di espanderci e lo faremo nei prossimi anni.

Roma Fiumicino quindi guarda a tutte le prospettive dal general cargo, il courier, l’ecommerce , il belly cargo e anche quello in transito. Oltre alle compagnie aeree di linea passeggeri che trasportano merce in stiva, ci sono Fedex e UPS nel courier, Amazon che gestisce la distrbuzione dei suoi prodotti, Poste Air Cargo che fa posta in Italia , ecommerce, ma pure cargo verso vari paesi del Mediterraneo.

.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.