
É più che chiaro su quanto accaduto stamani all’aeroporto di Bergamo. Quasi certamente un suicidio. Il perché di questo atto non é noto e si scoprirà sicuramente in seguito. L’uomo tra i 30 e 40 anni si sarebbe diretto correndo a piedi verso l’aereo, il primo che ha trovato in quel momento, un A319-100 Volotea con marche EC-MTF, terminando la sua vita terrena quando é stato risucchiato da uno dei due motori.
Com’é riuscito ad arrivare sul piazzale aeromobili?
Non é ancora chiaro, come quest’uomo abbia potuto guadagnare l’accesso al piazzale aeromobili, un area molto particolare, perché é una zona sterile doganale. Secondo quanto dice SkyTG24 non era un passeggero, non era un addetto aeroportuale. Il fatto certo é che la persona é arrivata fino all’aeromobile e poi é stato risucchiato dal motore #1. L’aereo era già stato spinto da un trattore adibito a questa attività.
A questo punto va compreso come é arrivato al piazzale aeromobili provenendo dalla parte esterna e non essendo passato dai controlli di sicurezza come fanno tutti i passeggeri che si imbarcano poi su un volo in partenza. Sulla rete come sulla pagina Airline Secrets Exposed si legge che potrebbe essere entrato in qualche modo dall’area degli arrivi e poi avrebbe aperto una delle uscite di sicurezza allarmate che si aprono dall’interno solo per evacuare le persone presenti. Quindi – si legge – ha avuto accesso al piazzale. Sarà stato proprio così?


Un modo diverso, ma simile a quelli con i treni
Il fatto accaduto non é molto diverso da quelli che avvengono da sempre quando le persone vanno a suicidarsi buttandosi sotto un treno. Questa volta ha scelto diversamente questa modalità.
Il volo era in partenza per Asturias
Il volo V73511 era in una delle prime fasi che poi lo dovevano portare a rullare fino ad allinearsi in pista e poi iniziare la fase di decollo. La sua destinazione era Asturias in Spagna, da dove era giunto poc’anzi.Purtroppo ancora l’aereo é a Bergamo.
Ovviamente un pensiero ai congiunti per il lutto.