
“Che piaccia o meno, l’aeroporto continuerà a crescere” questo é ciò che riassume la dichiarazione data alla stampa da Enrico Postacchini – Presidente Aeroporto G.Marconi di Bologna SpA a margine dell’evento tenutosi all’Hotel I Portici in città per il decennale della quotazione in Borsa del titolo azionario della società che gestisce l’Aeroporto bolognese.
Queste parole insieme ad altre che caratterizzano il successo dello scalo emiliano confermato non solo dai dati di bilancio di questi ultimi 10 anni, ma pure da quelli di traffico. La società entrò nel listino di Piazza Affari a Milano il 14 luglio 2015.
Un evento che si é tenuto in un momento dove da più parti si chiede la riduzione del traffico per motivi ambientali e per fare sopravvivere gli altri scali della Regione, in primis Parma e Forli.
Anche se nel snocciolare i numeri maturati fino ad ora tra il 2025 ed il 2026 ci sono 120 milioni di € da spendere, tutti provenienti da risorse a carico della società, che in qualche modo dovranno essere ammortizzati e recuperati perché giunti tramite il ricorso al credito bancario.
Presenti i vertici politici ed economici
All’evento in prima fila a destra c’erano proprio Enrico Postacchini , poi Matteo Lepore – Sindaco di Bologna, il Presidente della Camera di Commercio Valerio Veronesi e l’Assessora ai Trasporti Irene Priolo.
Gli interventi
Ha iniziato Enrico Postacchini, poi Nazareno Ventola – AD e DG di AdB. Poi hanno parlato Matteo Lepore, lrene Priolo e Valerio Veronesi. Ad assistere una folta presenza di operatori economici.
I numeri di questi 10 anni
La società ha dimostrato di essere sana economicamente, questo é stato rimarcato da chi guida il Marconi. Forse un segnale chiaro alla politica locale e regionale. L’aeroporto é passato da 6,9 milioni del 2015 a quasi 11 milioni del 2024. Con un inizio di 2025 dove nei primi sei mesi cresce del 5,1% con quasi 5,3 milioni di passeggeri. L’utile del 2015 era di 6 milioni volato ai 26 milioni di € del 2024.
Gli investimenti da 120 milioni di € e il piano industriale 2031-2046
I vertici del Marconi hanno ricordato che nei prossimi due anni investiranno 120 milioni di € in ammodernamenti ed espansioni infrastrutturali tra il 2025 e il 2026. Poi ci saranno quelli previsti fino al 2030 e quindi il Piano Industriale per gli ultimi quindici anni di concessione tra il 2031 ed il 2046.
In questo lasso di tempo si inserirà il futuro di questo scalo e quello che la politica avrà in mente di fare. Qualcosa ne hanno accennato sia il Sindaco Lepore, che sopratutto l’Assessora Priolo, la quale ha detto che ha confermato la centralità dello scalo bolognese, a ottobre sarà pronto uno studio su un sistema regionale che si dice in futuro dovrà gestire 20 milioni di passeggeri. A questo punto sarà la politica o il mercato a deciderlo? Giocherà come ago della bilancia proprio il fatto della quotazione in Borsa e il ruolo degli azioni sia pubblici, che privati tra Mundys e il flottante?