
Fino alle 01:00Z di domani, pari alle 21:00 locali a St.Marteen , l’aeroporto e’ chiuso per il problema occorso ad un Boeing 737-800 WestJet il quale ha subito il cedimento in pista di uno dei carrelli e il contatto con il suolo di una engine nacelle.
Il fatto al B737-800 WestJet
Il volo WS2276 da Toronto é atterrato a St.Marteen alle 13:29 locali e l’aereo un B737-800 C-GWSR ha subito questo problema tecnico al carrello destro e al motore destro.

Aereo evacuato con gli scivoli
164 passeggeri erano a bordo dell’aereo della WestJet. Tutti sono stati evacuati dagli scivoli di emergenza.
Voli dirottati a San Juan de Puerto Rico
Due voli, una Delta da Atlanta e JetBlue da New York JFK sono stati dirottati a San Juan de Puerto Rico. Il fatto di essere voli originanti dagli USA e che operano poi su territorio USA facilita molto il fatto di evitare una immigrazione in un altro paese straniero.
Nessun volo dall’Italia
A differenza delle vicine Fort DeFrance dove ci sono voli stagionali dall’Italia o annuali come sulla vicina Repubblica Dominicana, su St.Marteen al momento non ci sono voli dall’Italia.
Bloccato un A330 KLM
Un’oretta prima era atterrato l’A330-202 PH-AOA di KLM – Royal Dutch Airlines da Amsterdam. che doveva proseguire come KL777 verso Port of Spain a Trinidad & Tobago. Poi Amsterdam. Difficilmente ci volerà oggi, l’aereo dovrà essere rimosso dalla pista.
La riparazione sarà un problema non di poco conto
Stante il fatto che a St.Marteen non ci sono società di manutenzione, a questo punto dopo l’avvenuta rimozione dell’aereo ed eventuali riparazioni alla pista. A questo dovrà essere valutata la convenienza di riparazione dell’aereo e come provvedere ad effettuarla. Il cedimento del carrello non é un qualcosa di poco conto. Così come il danneggiamento della engine nacelle. Dalle immagini presenti anche sulla nostra pagina Facebook Italiavola si vede un avvicinamento veloce e una toccata molto pesante. Quindi ci saranno molte cose da verificare e la possibile assenza di attrezzature potrebbe portare all’organizzazione di una missione con tutto quanto sia previsto. Un “giochino” che non sarà di certo economico e costerà molto denaro. Un mal di testa per certo per il manager austriaco che guida WestJet.