Lufthansa vuole il 90% di ITA Airways il più presto possibile

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A rivelare in un articolo su Corriere.it che Lufthansa vuole ASAP-As soon as possible il 90% di ITA Airways é Leonard Berberi, il giornalista di Corriere.it in una sua missione a Francoforte.

Quando?

Presto insomma l’acronimo ASAP é il più appropriato, nel mentre che l’integrazione nel procedere sembra spedita, anche se ci sono “sbavature” dal lato tedesco. Intanto i colloqui vanno avanti tra le due parti e il MEF. Lufthansa vuole quasi tutto , il 90% ed é disposta a pagare il pattuito, ovvero i 325 milioni di € da versare al MEF piu’ gli eventuali 100 milioni di €. Quando? Si dovrebbe fare entro il mese di giugno 2026. Per il restante 10% c’é tempo, anche fino al 2033, cosi come Lufthansa voglia evitare di prendersela tutta e lasciare un canale diplomatico aperto con il Governo Italiano. A volte un approccio del genere non e’ una brutta idea.

Con il 90% cosa cambierà?

Sicuramente co il passaggio di Lufthansa a 9/10 del capitale azionario lo Stato Italiano perderà due dei tre membri in CdA. Quindi quattro a Lufthansa e uno al MEF. Il Presidente rimarrà di certo italiano.

L’investimento é definito positivo

Nell’incontro con la stampa , c’erano anche altri giornalisti a Francoforte ad incontrare Carsten Spohr e gli altri top manager, l’investimento in ITA Airways e’ definitito positivo. É ovvio che vi sono criticità future da risolvere, in primis con i sindacati che giudicano il piano industriale non proattivo. Poi ci sarà la manutenzione da integrare e oggi e’ in outsourcing alla Atitech.

I problemi della flotta

Aggiungiamo il problema della disponibilità di aerei in flotta che sta pesando non poco. Un aereo A220-100 EI-MVA é ritornato in servizio dopo 8 mesi e mezzo di fermo macchina per i problemi ai motori PW1500G, ma altri aerei vedi A220-100 e -300, A320neo e A321neo sono fermi in totale una quindicina. Come pure non arrivano i velivoli A330-900neo previsti a luglio scorso. Due sono fermi a Tolosa.

Il marchio Alitalia

Recentemente sulla stampa turistica di settore e’ ricomparso il discorso del marchio Alitalia da riutilizzare eventualmente. Ma Eberhart nel confermare la sua importanza e’ stato vago , per intenderci ha altro presumibilmente a cui pensare.

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