
Questa mattina su Corriere.it é apparsa una lunga intervista di Leonard Berberi a Joerg Eberhart il CEO di ITA Airways. Nelle tante domande hanno parlato di tutto, da ciò che c’é di “dolce” e ciò che é “amaro”. Vanno bene i numeri finanziari, l’Ebit a -46milioni di € , il 50% meglio del H1 2024, ma allo stesso modo la linea aerea “gira” con soli 77 aerei , 23/24 in meno di cui 15 fermi per i problemi ai motori PW GTF installati su aerei A220, A320neo e A321neo.
L’Ebit migliore di molti vettori del Lufthansa Group

A domanda su quanto e’ stato il fatturato del primo semestre 2025, ha risposto con 1,5 miliardi di €, 8,1 milioni di passeggeri trasportati e un Ebit da -46 milioni di € a fronte di un 50% meglio dello stesso semestre del 2024. Oltre che, eccetto per Swiss che ha chiuso positivamente, il resto dei vettori del Lufthansa Group ha numeri ben peggiori.
Quali segni più?

I passeggeri intercontinentali sono a più 15%, il fatturato a 100 milioni di € in più. Il load factor va all’82% contro il 79% dello stesso periodo di un anno fà.
Come va il trimestre più ricco?

Eberhart dice che i tre mesi di punta stanno andando bene , poi novembre e dicembre si perdono soldi compensati da ottobre. Ma tra luglio e agosto i passeggeri sono calati del 14%. Non e’ una novità che ITA Airways sia a segno meno, perché l’operativita’ rispetto al 2024 e’ negativa. Quindi si traduce in minor offerta e minir trasportato, ma i ricavi sono stati del -6%, quindi l’average ticket value e’ stato migliore. I passeggeri trasportati sono stati 3,1 milioni.
Meno voli a causa di meno aerei

La causa di tutto il problema riguardante il calo dei voli effettuati, é stato creato dalla indisponibilità di velivoli per i problemi ai motori PW GTF presenti sugli aerei A220, A320neo e A321neo. Ora ITA ha 15 velivoli fermi. Un qualcosa che stiamo scrivendo da tempo noi di Italiavola. Fino a qualche giorno fà erano 16. Poi c’e’ qualche aereo in manutenzione. Quindi i 3+1 che operano per easyJet da Milano Linate.
L’annoso problema dei motori e la richiesta danni

Il problema é noto, a causa del precoce degradamento di alcune parti la seconda interne dei motori, il sistema di monitoraggio intrapreso da tempo permette di fermare quei motori che non rientrano più negli standard operativi previsti. Se come dice Eberhart la previsione era di 8 aerei ora sono praticamente al doppio. Un qualcosa non da poco, che crea anche cancellazioni giornaliere sul previsto operativo in maniera sistematica. Ma i lessor degli aerei vanno comunque pagati. Sul contenzioso della richiesta danni presentata a Pratt & Whitney Eberhart si é trincerato nella confidential policy. Ma che chiaramente puo’ essere basata sui costi dei canoni di leasing pattuiti con i lessor, i mancati fatturati, i piloti che volano meno. Se la prima condizione é dimostrabile in un contraddittorio, la seconda e la terza hanno margini di difficoltà nell’ottenere la somma richiesta. Tutti fattori che producono extra costi e mancati introiti non previsti. A questo punto in che maniera sarà compensata ITA? Cash o voucher?
Supply chain carente e la manutenzione

L’indisponibilità macchine in servizio è causata anche dai tempi lunghi di manutenzione velivoli dovuta alla mancanza di parti di ricambio. Poi hanno parlato del contratto di manutenzione con Atitech che scade nel 2031.
La soluzione e’ allungare i contratti di leasing

Non vedendo nessun miglioramento nell’attuale e nel breve a uno/due anni il modo per risolvere la situazione e’ allungare i contratti di leasing di aerei di precedente generazione. L’effetto positivo sarà l’avere meno aerei fermi. Ma allo stesso modo il differenziale sui guadagni sara’ inferiore per i maggiori consumi e forse i prezzi dei canoni di leasing.
Quali mercati vanno bene

Italia domestico, Francia Svizzera, Tunisia, Algeria, Canada, USA, Giappone, Bangkok, Sud America. Oltre ad Accra e Dakar. Questi sono i mercati che vanno bene.
Quali no

Germania, Belgio, Paesi Bassi vanno peggio per gli slot in meno a Milano Linate. Oltre al clash dei concorrenti che hanno spostato capacità da Malpensa a Linate. Poi India a causa dei visti. Poi Medio Oriente e Cairo per la situazione internazionale.
Tel Aviv e’ costata tanto

Diverse decine di milioni di € di mancati incassi per ITA Airways e’ stata la chiusura forzata dei voli da Roma per Tel Aviv.
Dove si espandera’

Il giornalista fa alcuni nomi in Sud America tipo Bogotà, Lima e Santiago del Cile, ma Eberhart le cassa tutte e tre per problemi operativi e commerciali dovuti a penalizzazioni e bassi average ticket fare che se si alza i prezzi dei biglietti poi il mercato non compra. Altri mercati del Sud America sono stati considerati ma scartati per le stesse ragioni.
La via passa per l’aumento della capacitá su Buenos Aires, San Paolo e Rio de Janeiro.
Sul Nord America e la joint venture A++

Non se ne parlera’ prima del 2027 per l’entrata in A++ con Air Canada e United Airlines. A quel punto ci sara’ coordinamento su orari, frequenze e tariffe. Oltre a pensare a nuovi hub come Houston e Newark.
Le differenti visioni con i sindacati

Quattro domande trattano la cosa, ma Eberhart spinge sul fatto di rimanere produttivi, andare sul piano di volare senza produrre perdite. Quindi espandersi coerentemente per preservare l’integrita’ aziendale.
Poi l’espansione dell’hub di Roma e Air Dolomiti

Eberhart crede che ci possa essere nell’allargarsi in altri mercati passando per vettori che possano alimentare in maniera piu’ efficace e proficua vedi airBaltic e Braathens che operano gia’ per il Lufthansa Group. Su AirDolomiti non crede ci sia possibilità non prima del 2027, il vettore con sede a Verona , vola molto da Venezia e ha base operativa a Firenze e’ impegnato per Lufthansa molto su Francoforte visti i problemi con i motori PW GTF.
Nulla su Alitalia

Nessun accenno ad Alitalia in tutta la intervista. Invece Eberhart ha parlato di quello che sara’ presumibilmente nel 2026 il passaggio della quota Lufthansa al 90%. Un segnale non da poco. Insomma la situazione globale e’ particolare e c’e’ altro a chi pensare.