
Dal 15 ottobre 2025 e fino alle 24 dell’ultimo giorno dell’anno a Milano Malpensa c’e’ scarsità di carburante a causa di una minore produzione da parte di una raffineria ENI. Un NOTAM – Notice To Airmen e’ stato emesso per avvisare le compagnie aeree di questo problema e si consiglia di arrivare con piu‘ carburante a bordo per arrivare a destinazione con il successivo volo.
E’ consigliato fare tankering

Nel gergo aeronautico quando si fa tankering e’ la manovra per avere piu’ carburante a bordo se possibile per permettere di operare non solo il primo volo, ma se si puo’ anche per il successivo. La richiesta e’ diretta specialmente a chi fa corto raggio, che generalmente fa il rabbocco di carburante dopo ogni atterraggio, sempre che il costo del combustibile sia conveniente. A volte, in certi aeroporti , specie quelli minori il costo puo’ essere molto più oneroso rispetto agli aeroporti maggiori, salvo diversi accordi. E’ difficile che cio’ avvenga per i voli a lungo/lunghissimo raggio dove le tratte (con le riserve necessarie per fare holding e raggiungere gli alternati) raggiungono anche vicino al valore della massima autonomia.
Costi operativi piu’ alti per i vettori
Qualora si debba operare voli a corto e medio raggio, il dover caricare piu’ carburante comporta un peso eccedente non necessario. Di conseguenza e’ alla stregua di caricare della zavorra non pagante quando si fanno dei ferry flight (voli di trasferimento) in determinate condizioni operative. Quindi il costo per ogni sedile lievita e non e’ compensato da una ulteriore richiesta monetaria eccedente nei confronti dei passeggeri. Il margine si riduce in una quantificazione economica non indifferente. E’ una pratica che diversamente, rispetto alla situazione contingente di Milano Malpensa, che si conviene fare specie negli aeroporti insulari o piu’ piccoli dove per ragioni di costo eccedente del trasporto, il prezzo dei combustibili lievita considerevolmente e non di valore percentuale insignificante. Quindi tankering si fa all’occorrenza e non di prassi.
Da dove arriva il carburante per l’aeroporto di Milano Malpensa
Due sono le raffinerie che forniscono il carburante all’aeroporto di Milano Malpensa. Come riferisce il giornalista Leonard Berberi di Corriere.it l’impianto dove Eni produce JetA-1 e’ a Sannazzaro . L’altra e’ di API-IP a Trecate. La prima produce i 2/3 del fabbisogno, ma un guasto ha creato un certo problema sui volumi prodotti per i mesi di ottobre e novembre. Infatti sara’ il 10% in meno la produzione in questo mese e il 25% per novembre. Quindi e’ stato chiesto ad API-IP di aumentare la produzione. Come pure di trasportare jet fuel proveniente da altri siti ENI in Italia.
Anche se non si sono verificati problemi di disponibilita’ a Malpensa e’ stato ragionevole segnalare al gestore SEA di farsi da tramite con i vettoti per minimizzare i rifornimenti.
Chi sono i maggiori clienti energivori
Berberi ha ottenuto una dichiarazione da parte di easyJet, il maggior operatore su Malpensa, che dice di essere a conoscenza del problema e di aver messo in atto i provvedimenti atti a minimizzzare la criticità. Anche se auspica un miglioramento per il futuro al fine di evitare il ripetersi di questo fatto. Questo in parole povere.