Ryanair continua ad espandersi. Cinque minuti con Jason McGuinness

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Ryanair continua ad espandersi, aumenta il traffico, anche in inverno a doppia cifra percentuale su molti mercati, dove riesce a mantenere i costi bassi vedi Italia, Slovacchia, Polonia, Svezia, Marocco. In altri drasticamente chiude come Israele, Francia, Azzorre, Spagna. Lentamente, con qualche ritardo sta allargando la flotta con l’arrivo degli ultimi quattro Boeing B737-8200 previsti per gennaio e febbraio 2026. Ma già guarda alla metà di quest’altro anno quando sono previsti in arrivo i primi Boeing B737-10 da 226 posti. Sempre sulla flotta dovrà risolvere il problema degli A320-200 Lauda Air. Di questo e altro ne abbiamo parlato in 5 minuti con Jason McGuinness -CCO Ryanair.

Cosa é successo nel 2025 in Europa per Ryanair e lo scenario visto a largo spettro?

Io credo che il problema principale per il 2025 sia stato la non adeguata capacità disponibile da immettere sul mercato. Questo, nonostante il fatto che quando arriveremo al mese di marzo 2026, quello che c’é disponibile in termini di posti offerti e’ per la prima volta superiore al periodo ante covid -19.

Quanto sarà l’incremento percentuale?

I numeri parlano di un 2,5/3%. Non ci sono tanti segmenti di questa industria che riescono ad arrivare a questi risultati. Nonostante tutto il risultato raggiunto, per le aerolinee europee il maggiore fattore penalizzante é la mancanza di adeguata capacità da introdurre sul mercato. Insomma, potevamo e potremmo crescere molto di più , solamente se avessimo avuto o se c’era la possibilità di immettere più posti in vendita e poter quindi crescere ulteriormente.

Indubbiamente é stato un fattore penalizzante anche per voi?

Certamente, se fossero arrivati un pò più velocemente sarebbe stato meglio. Noi siamo felici ora per il rapporto con Boeing, perché ci sta consegnando in questo momento aerei veramente eccellenti. Noi a breve avremo 206 aerei prima della fine dell’anno, rispetto all’ordine di 210 B737-8200. Gli aerei rimanenti arriveranno nel giro dei prossimi due mesi e quindi saremo pronti per l’estate 2026 con una ulteriore capacità aggiuntiva. Quindi si potrà coprire quei volumi necessari fino all’arrivo dei primi B737-10 previsti per il 2027.

C’é comunque da dire che il completamento dell’ordine dei B737-8200 era previsto un paio di anni fà?

Si, infatti noi non li abbiamo ricevuti in maniera veloce come era inizialmente previsto. Noi potevano crescere più velocemente, su questo sono d’accordo. Però alla fine di tutto stiamo avendo meno problemi rispetto a quelli che stanno vivendo le altre aerolinee con quelli che sta dando la supply chain in questo momento. Insomma, da questo lato siamo fortunati.

Anche se non e’ stato facile?

Si, perché anche loro hanno avuto i loro problemi come Boeing nel ricevere i materiali, vedi anche i motori e gli stessi problemi interni avuti, ma con il nuovo management molto é cambiato per il costruttore americano. Molti problemi sono stati risolti. Infatti con i nuovi manager stiamo ricevendo tanti aerei con una velocità di consegna assolutamente inaspettata rispetto a quello che era previsto. Allo stesso modo la certificazione del B737-10 é secondo la pianificazione senza ulteriori ritardi.

Quando é previsto il loro arrivo?

Noi contiamo di ricevere un primo gruppo di 15 aerei nella prima parte del 2027. Questo fatto ci permetterà di colmare il gap di consegne che avremo fino ad allora. Quindi gestiremo questi momenti immettendo capacità dove ci conviene nei paesi che saranno più convenienti dove operare. In particolare dove aboliranno le tasse ad esempio l’addizionale municipale. Oppure dove ci saranno costi congelati nei diritti di sorvolo del traffico aereo.

Quali problemi ci saranno con l’aumento delle tasse in Regno Unito?

Anche quì il problema dell’aumento delle tasse deciso a decorrere dal 1 aprile 2026 da 13 sterline a 15. Questo sarà un problema in particolare per gli aeroporti secondari, ma non quelli primari vedi Londra che continuerà a crescere. La misura sarà quella di gestire la capacità dove non conviene più operare.

Quale scenario ci sarà?

Londra Stansted e’ un aeroporto dove i volumi continueranno a crescere e abbiamo previsto un aumento. Gatwick e Luton saranno più lenti nella crescita. Lo stesso e’ per Heathrow. Allo stesso modo é per la Francia in termini di crescita per l’aumento dei costi.

Che succede in Francia?

Noi siamo stati costretti a chiudere cinque/sei aeroporti minori francesi a causa dell’aumento dei costi. Queste tasse, il loro aumento nel termine economico ha avuto un forte impatto su di loro, su questi aeroporti regionali. Dove era conveniente volarci se i costi erano più bassi e ora non lo é più. Quindi la conseguenza e’ che perdono il traffico.

L’unica soluzione e’ quindi che siete stati forzati a tagliare i voli?

Si, noi lo faremo, siamo stati forzati a farlo e a togliere la capacità Quei posti noi li spostiamo altrove…

Dove?

Ad esempio in Polonia o Marocco dove sono andato tre settimane fà, li incrementeremo i volumi.

Anche nelle Azzorre avete deciso di tagliare?

Assolutamente abbiamo avuto qualche problema la a causa dell’aumento delle tasse, come altri luoghi dove e’ svantaggioso operarci a causa delle carbon taxes applicate o incrementate. Tutti questi fattori rendono non economicamente sostenibile il continuare ad operarci.

Qual’é la situazione futura per voi e per la presenza in molti mercati di competitors che operano su questi stessi scenari?

Noi giochiamo la nostra partita e non ci preoccupiamo più di tanto degli altri, perché semplicemente cio’ che ci distingue tra loro e noi é che hanno costi superiori rispetto ai nostri. Lo abbiamo mostrato anche nell’immagine della presentazione dove i loro costi sono superiori ai nostri e questo é il nostro vantaggio che abbiamo su di loro. Dove noi decidiamo di immettere la capacità aggiuntiva, per noi la presenza dei nostri competitor risulta irrilevante.

Ci sono nuovi mercati sui quali guardare per sviluppare il vostro network grazie all’estesa autonomia dei vostri nuovi aerei , parlo di oltre le cinque ore?

Decisamente no, perché c’é ancora spazio ler crescere in Europa. C’e’ ancora uno spazio enorme dove crescere. Lo vedete anche su quello che stiamo facendo per crescere qui a Bologna (aumento del 10% della capacità con lo stesso network). Noi stiamo discutendo con il Governo della Giordania per raddoppiare la capacità. Il Marocco e’ molto attivo e vuole raddoppiare la capacità nello spettro dei prossimi anni a venire. Quei paesi sono molto attivi con una visione chiara per il loro futuro.

Come sta crescendo il Marocco?

Noi non lo avevamo più di tanto considerato e poi tutto é cambiato e ora abbiamo quattordici aerei posizionati in vari aeroporti e c’e’ ancora spazio per crescere. In Marocco abbiamo 150 rotte che generano 10 milioni di passeggeri.

Come crescerete nel futuro?

Nello scenario dei prossimi 10 anni noi cresceremo con un ruolo predominante assegnato in quei paesi dove oggi abbiamo il nostro maggiore core business in Europa. Ad esempio in Italia e nel centro ed est del continente.

Quanto a Lauda Air cosa avete deciso per il futuro della flotta, continuerete con gli attuali Airbus oppure troverete una soluzione alternativa ordinando i nuovi A320neo?

Noi siamo contenti degli aerei che abbiamo in flotta e che operano maggiormente da Palma de Mallorca e Vienna. Allo stato attuale crediamo di allungare i leasing che scadono nei prossimi anni e poi vedremo.

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