Dichiarazione dell’Amministratore Delegato di AdB, ing. Nazareno Ventola, di seguito
all’incontro pubblico del 9 ottobre in materia di sviluppo aeroportuale sostenibile
Già dalla metà anni ‘90, anticipando regolamentazioni e politiche oggi diffuse di riduzione
degli impatti ambientali degli aeroporti, la società di gestione del “Marconi” ha introdotto
attività sistematiche di gestione del rumore e di tutela delle risorse idriche e di efficientamento
energetico. Ingenti investimenti sono stati negli anni pianificati e realizzati per le medesime
finalità di sostenibilità ambientale della crescita e sviluppo del traffico aereo.
Non posso quindi che esprimere grande soddisfazione rispetto a sostanza e forma della
discussione svoltasi nell’incontro pubblico promosso dal Comune di Bologna e dal Quartiere
Navile nel corso del quale – come anche correttamente trasposto sulla stampa – sono emersi
i risultati dell’impegno, anche recente, della società di gestione aeroportuale e degli altri Enti
facenti parte della Commissione Aeroportuale sul Rumore.
Tale Commissione – organo tecnico obbligatorio previsto dal DM 31/10/1997 – è presieduta
dal Direttore Enac dell’Aeroporto di Bologna ed è composta da rappresentanti di: Regione
Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Bologna, Comune di Calderara
di Reno, Arpae – Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ed energia, Enav – Ente
nazionale di assistenza al volo, vettori aerei, società di gestione aeroportuale AdB e Ministero
dell’Ambiente, con compiti di: definizione delle procedure di decollo ed atterraggio
antirumore, caratterizzazione acustica del territorio attraverso la definizione della
zonizzazione acustica dell’intorno aeroportuale e classificazione dell’aeroporto stesso in
relazione al livello di inquinamento acustico.
Nel corso degli anni la Commissione Aeroportuale ha svolto approfondimenti e verifiche sul
sistema ed ha anche proposto misure progressivamente migliorative e mitigatrici tra
cui specifiche modifiche alle procedure di decollo (indirizzato per quanto più possibile
verso aree a minore densità abitativa), con limitazioni a decolli ed atterraggi sulla città in
orario notturno. Tali misure di controllo e contenimento sono state formalmente adottate con
Ordinanze del Direttore Enac Bologna.
Queste azioni, unite alla realizzazione di barriere antirumore e all’utilizzo da parte della
compagnie aeree di motori aeronautici a sempre minore impatto acustico, hanno portato nel
periodo 2003-2016 ad una riduzione del 53% della popolazione sottoposta a rumore
(Lva>60dB), a fronte di un aumento dei movimenti aerei del 23%.
Negli ultimi mesi, in aggiunta al divieto di decollo su Bologna nelle ore notturne,
l’Ordinanza n.11/2016 messa a punto in sede di Commissione ed emanata dal Direttore
Enac dell’Aeroporto di Bologna ha disposto, con vigenza dal 10 gennaio 2017, un analogo
divieto d’atterraggio dal lato città, salve ragioni di sicurezza dei passeggeri, anche meteo,
o in casi di congestione delle operazioni aeroportuali.
I benefici di tale provvedimento sono risultati da subito evidenti: nei primi nove mesi del
2017, a fronte di un incremento complessivo dei voli notturni (+6%), si è registrata una
diminuzione degli atterraggi in avvicinamento dal lato Bologna pari al 40%. Nel
medesimo periodo, peraltro, si sono riscontrati ulteriori e positivi risultati anche per ciò che
riguarda i decolli notturni verso Bologna (-25%).