Lite Verona – Venezia. Mazzucco contro Marchi

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Nei giorni scorsi sulla stampa veronese sono apparsi scambi di opinioni alquanto precise e non leggere tra il Presidente di Fondazione Cariverona Mazzucco ed il leader di Gruppo SAVE Enrico Marchi.

L’ argomento è sempre quello, cioè appare che da quando Gruppo SAVE ha comprato il 40, 3 % delle azioni della società che governa gli aeroporti di Verona e Brescia, questi ultimi a parere di Mazzucco sono sulla via del declino ed i voli avrebbero preso la via da Verona a Venezia.

Dall’ altra parte invece Enrico Marchi risponde rimandando al mittente le accuse. Anzi sottolineando che da quando #Verona è in buona parte sotto la governance azionaria di Gruppo SAVE l’inversione negativa di debiti e crescita del network è chiaramente visibile sotto gli occhi di tutti. Da quando #Venezia è entrata infatti la responsabilità dello sviluppo traffico è nelle mani del validissimo Dott. Camillo Bozzolo, che non ha bisogno di ulteriori presentazioni.

Anche per bocca del presidente della società aeroportuale veronese Paolo Arena arrivano le indicazioni di stima e apprezzamento per l’operato di Gruppo SAVE da quando è entrata nell’azionariato di Verona.

Come accade infatti in tanti angoli di questo paese il campanilismo oppure l’arrivo di soci che fanno riferimento geograficamente a qualcosa di vicino ma visto non bene fanno scatenare queste guerre intestine che poi non portano sostanziali benefici.

E’ da sottolineare invece che prima dell’arrivo di gruppo SAVE la situazione dell’aeroporto veronese era se non da fallimento, oppure messa in liquidazione. Solamente la capacità gestionale ed operativa portata in dote da Venezia, nonchè i soldi liquidi, hanno portato al cambio di prua in positivo.

Il Presidente Mazzucco indica che questo andamento negativo irreversibile si è manifestato negli ultimi anni, ma è da oltre una ventina di anni che si verifica. E’ ovvio che il traffico aereo, la potenzialità degli aeroporti ha andamenti anomali spesso in relazione all’economia mondiale. Ma anche ad altri fattori,  che vanno ricercati nelle mutate situazioni temporali che si vengono a creare con la modificazione di quelle che sono le esigenze e tipologie di movimento che scelgono le masse di passeggeri. Non tutto è correlato da un fattore di crescita o perdita generato da un indicatore, ma bensì la numericità di questi è ben più elevata e spesso determinanti.

 

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