
Il low cost a lungo raggio era stato accarezzato in passato da Ryanair. Tante voci avevano sistematicamente tenuto banco sull’argomento. Ci si aspettava , che prima o poi, la compagnia irlandese ci avrebbe sorpreso e facesse il balzo attraversando l’Atlantico, ma ciò non e mai accaduto. A SimpleFlying lo spiega Michael O’Leary. Lo fa molto pacatamente e dice che “il low cost non ha futuro sul lungo raggio”. Lo diceva anche si tempi di quando Norwegian si era lanciato su questo mercato, tutti poi abbiamo visto i risultati.
Oggi O’Leary dice che ancora sul lungo raggio c’è’ chi per diletto o business può pagare fino a 20 volte i costi di produzione. Ma queste persone, sono solo il 15/20% e non lo dice, ma lo fa capire, che saranno tutti clienti ad appannaggio dei vettori tradizionali. Insomma O’Leary lo dice che il low cost a lungo raggio e’ morto. Sotto i suoi occhi ci sono ed e’ lunga la lista di chi ha gettato la spugna. Tutte, alla fine hanno pagato uno scotto importante, con grosse perdite sul tentativo di aprire questo filone di viaggi con prezzi a basso costo.